Roma, 21 feb. (askanews) – Intesa Sanpaolo non ha bisogno di fare nuove mosse nel risiko delle fusioni bancarie. “Noi, come si dice a poker, siamo serviti”, ha detto il presidente Gian Maria Gros-Pietro a margine del comitato esecutivo dell’Abi.
“È difficile prevedere i tempi – ha spiegato Gros-Pietro – ma l’esperienza insegna che quando due o piu banche si vogliono aggregare bisogna vedere cosa pensa il regolatore in termini di fabbisogno di capitale. Il mercato poi vuole sapere quali saranno le conseguenze. È importante che ci sia un pronunciamento sulla gestione degli Npl e sul fabbisogno di capitale”.
La proposta della commissione Ue, ha aggiunto il presidente, e l’addendum della Bce rivisto “sono cose che vanno bene. Mi sembra importante vedere anche come si muoveranno le designazioni della commissione europea”.
Il 2018, ha concluso Gros-Pietro, “sarà un anno importante, di svolta, che comincia con un’atmosfera positiva per la situazione economica generale. La crescita è avviata, è di carattere strutturale, cosa che rende più facilmente attuabili operazioni bancarie che comunque richiedono tempo”.
Red