Boccia: Italia al centro con lavoro, crescita e taglio debito

Domani Assise generali, messaggio a chi si candida a guida Paese

FEB 15, 2018 -

Verona, 15 feb. (askanews) – “Lavoro, crescita e riduzione del debito”: sono i tre obiettivi del piano a medio termine che Confindustria propone alle forze politiche per mettere al centro l’Italia. Il progetto prenderà forma alle Assise generali in programma domani a Verona. Si tratta di un momento di incontro e riflessione dell’intero sistema confindustriale per trasmettere a chi si candida alla guida del Paese un piano di sviluppo, crescita e occupazione. Quella di Verona sarà anche l’occasione per presentare un’agenda economica per accendere i riflettori sulla questione industriale.

Concludendo il convegno biennale del centro studi (Csc), dedicato al tema della sostenibilità, il presidente dell’associazione degli imprenditori, Vincenzo Boccia, ha sottolineato che il messaggio che Confindustria vuole lanciare alla politica è “passare dal resistere all’agire e recuperare il gusto della sfida”. Boccia ha però chiarito che “non siamo contro qualcuno, per un progetto nell’interesse dell’Italia”. Ha poi affermato che “in una stagione delicata come questa, le Assise rappresentano un grande momento di mobilitazione del sistema confindustriale. Dopo aver promosso la politica dei fattori – ha proseguito – siamo pronti a inaugurare la stagione delle mission puntando su tre obiettivi principali all’interno di un piano che sottoporremo a tutti i partiti”.

In un’intervista a “L’imprenditore”, house organ della Piccola Industria, Boccia ha spiegato che quella di Confindustria “sarà una chiamata alla corresponsabilità nel tentativo di superare anche la diffusa cultura anti-industriale con la quale dobbiamo fare i conti”. Le imprese chiedono di “fare sistema” e superare “vincoli e divisioni ideologiche”.

Guardando alle prossime elezioni politiche, Boccia ha auspicato che “qualunque risultato uscirà dalle urne non si gettino al vento i progressi compiuti sull’economia reale e tornare indietro a un passato recente dominato da ansietà e paura”. Secondo il numero uno di Confindustria “questo è il rischio principale da evitare”. Le proposte avanzate in campagna elettorale “sono tutte degne di attenzione – ha affermato – ma dobbiamo fare i conti con le risorse e le coperture e, quindi, definire le priorità. Dovremmo tutti capire che è nostro interesse mettere al sicuro i conti pubblici e avviare una riduzione strutturale del debito prima che i tassi possano tornare a salire”.