Acea, Donnarumma: ripristinato art. 18 ma è punto marginale intesa

Ad a Corsera: Più importanti welfare aziendale e flessibilità

FEB 15, 2018 -

Roma, 15 feb. (askanews) – L’amministratore delegato dell’Acea, Stefano Donnarumma, è soddisfatto dell’accordo raggiunto la scorsa settimana con i sindacati della multiutility romana, che tra l’altro contiene la disapplicazione del jobs act ai dipendenti e il ripristino dell’articolo 18 sui licenziamenti come modificato dalla Fornero. Ma, in una intervista al Corriere della Sera, sottolinea come la portata e gli aspetti qualificanti dell’intesa siano ben più ampi. “L’accordo – ha detto Donnarumma, è in realtà molto complesso e articolato. Nasce da una piattaforma sindacale presentata a settembre del 2017. C’è stato un lungo negoziato. Il Jobs act è un punto marginale dell’intesa. Basti dire che esso è applicabile solo a 250 dipendenti su 5 mila. Si tratta di quelli assunti dopo il 7 marzo 2015: risorse selezionate con cura, tecnici e specialisti che abbiamo formato. Non si assume per licenziare, almeno non in aziende comwe la nostra, che lavorano su concessioni da gestire per i prossimi 20-30 anni. Onestamente, per noi sono molto più importanti le altre parti dell’accordo”.

Donnarumma nell’intervista anticipa che per i prossimi anni sono previste circa 300 assunzioni, per i normali effetti del turnover. “Ma con l’isopensione, che per noi è importante, qualche altro centinaio di assunzioni potrebbero aggiungersi”.