A Fico dall’apertura 750mila visitatori, 13 mln di giro d’affari

60% da fuori città, punto debole collegamento treni-mezzi pubblici

FEB 13, 2018 -

Milano, 13 feb. (askanews) – Dal giorno dell’apertura, lo scorso 15 novembre, a fine gennaio a Fico Eataly World, il parco agroalimentare voluto da Oscar Farinetti in quel di Bologna, è stato visitato da 750mila persone, per un giro d’affari pari a 13 milioni di euro. A snocciolare i primi risultati durante una conferenza stampa tra gli altri l’amministratore delegato della società di gestione Eatalyworld, Tiziana Primori e il presidente della Fondazione Fico e del Centro Agroalimentare di Bologna, Andrea Segré.

Dati superiori alle attese per la stagione invernale, fanno sapere dalla società, destinati a crescere ulteriormente con l’arrivo della primavera. E che vedono ormai a un tiro di schioppo il traguardo del milione dei visitatori per la Fabbrica contadina di Farinetti che “a regime vorrebbe portare 6 milioni di visitatori, da tutto il mondo”. Un obiettivo che lui stesso in occasione dell’apertura non ebbe difficoltà a definire “utopistico”. Da segnalare le presenze degli studenti: circa 16 mila dall’apertura e fino a maggio quelli hanno visitato o prenotato una visita nella Fabbrica Italiana Contadina. Sul fronte occupazionale, invece, sono 900 i lavoratori all’interno del Parco, un numero maggiore del previsto, che si aggiungono ai posti di lavoro generati nell’indotto.

Secondo la ricerca realizzata da Nomisma sull’affluenza e le reazioni del pubblico a Fico, circa il 60% dei 750.000 visitatori provengono da fuori città e dall’estero. Di questi, il 56% è venuto a Bologna appositamente per vedere il Parco del cibo, e il 31% si è fermato in città per una o più notti. Sono stati circa 25.000 i visitatori business che hanno utilizzato il Centro Congressi, e scuole da tutta Italia – ma anche istituti statunitensi e francesi – hanno manifestato forte interesse per il Parco. Per il 90% dei visitatori l’esperienza all’interno del Parco è stata superiore o in linea con le attese, mentre solo il 10% l’ha giudicata inferiore. Il 64% dei visitatori tornerebbe volentieri, anche più di una volta, e oltre la metà consiglierebbe di visitare Fico. L’esperienza gastronomica e sensoriale, unita ai servizi, sono considerati i punti forti, mentre è da incentivare, ottimizzandolo, l’utilizzo del treno e dei mezzi pubblici, dal momento che l’auto è il mezzo più usato per raggiungerlo.

Il 2018 di Fico, che è tra i finalisti del Mipim Awards 2018 a Cannes, il concorso immobiliare legato alla fiera del real estate, sarà dedicato ai mestieri e alle tradizioni del cibo italiano, mentre la sostenibilità resta la parola chiave per l’attività divulgativa della Fondazione Fico con tre lezioni sui diritti e doveri del cibo, dell’acqua e dell’energia, affidate a Livia Pomodoro, presidente del Milan Center for Food Law and Policy il 28 febbraio, a Romano Prodi, il 22 marzo in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua e a Vincenzo Balzani, professore emerito dell’Università di Bologna e Accademico dei Lincei, il 9 aprile. Oltre agli Stati Generali della Dieta Mediterranea che saranno promossi dal Governo italiano con Fondazione Fico nel mese di novembre.