Elezioni, V.Boccia: troppe promesse a vuoto, non smontare riforme

"Servono più senso della realtà e della responsabilità"

FEB 11, 2018 -

Roma, 11 feb. (askanews) – La campagna elettorale è “tutta giocata su redistribuzione e promesse quando invece il mondo reale è ben più complesso”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. “Non si guarda alla bontà delle misure delle scelte ma a chi le fa. Il Jobs act e il piano Industria 4.0 hanno prodotto evidenti effetti sull’economia reale del Paese, non possono essere rimessi in discussione a prescindere del governo che le ha fatte e di quello che verrà che magari avrà un colore diverso. Cancellare la legge Fornero con un colpo di spugna significa aumentare il deficit in un Paese dove il nodo risorse non è marginale dato il nostro debito pubblico. Ci vogliono – afferma – senso della realtà e responsabilità verso il Paese prim’ancora che difendere i propri interessi di parte”.

A giudizio di Boccia, nelle dinamiche di crescita dell’Italia “l’inversione di tendenza è iniziata, ma va consolidata e deve estendersi a tutte le imprese”, e “per questo diciamo che le riforme che hanno contribuito a innescare questo processo positivo non devono essere smontate ma, al contrario, rafforzate”. Industria 4.0, aggiunge Boccia, “ha funzionato e ha spinto la ripresa, perché erano misure indirizzate alle aziende. A creare sviluppo e produrre ricchezza. Qui di risorse nessuno parla. Ma come si finanziano le tante offerte e promesse che ho sentito fare in questi giorni? Quasi non avessimo un debito di 2.300 miliardi”. E sulla flat tax commenta: “Il concetto è condivisibile, e così la strada di una semplificazione fiscale che dovrebbe partire dalla riduzione degli oneri per impree e lavoratori. In quest’ottica ben venga anche la riduzione delle aliquote che è alla base del principio che porta alla flat tax”. Alla Cgil che chiede salari più alti come in Germania risponde; “Come non condividerlo? Valorizzando però il collegamento con la produttività”.