Moody’s: punto chiave elezioni Italia è se riforme proseguiranno

Sono le uniche nel 2018 con potenziale effetti su tutta area euro

GEN 15, 2018 -

Roma, 15 gen. (askanews) – Prospettive stabili sull’area euro, secondo Moody’s, che tra le incognite che gravano sul 2018 cita le elezioni politiche in Italia. Si voterà anche in Finlandia, Lussemburgo, Irlanda e a Cipro, ma “solo le elezioni italiane – afferma l’agenzia – hanno potenziali ricadute per tutta l’Unione monetaria, data la dipendenza dalle riforme strutturali per rafforzare in maniera sostenibile i tassi di crescita”.

Più nella specifico “è probabile che il Movimento 5 Stelle esca bene dalle elezioni, ma è improbabile che ottenga un consenso sufficiente a formare una maggioranza di governo”. L’importanza delle elezioni relativamente all’affidabilità creditizia del Paesi, prosegue Moody’s “è più legata alla volontà e nella capacità che ci saranno nel nuovo governo di spingere su riforme strutturali favorevoli alla crescita in un contesto di tassi di interesse che resterà positivo”.

In un rapporto sui Paesi dell’area euro l’agenzia rileva come l’Italia sia l’unico Stato dell’area con un outlook negativo, a fronte di un rating a Baa2, e queste prospettive “riflettono il rischio che il futuro governo non affronti in modo sostenibile le vulnerabilità a uno shock economico o finanziario”.

In generale gli analisti di Moody’s prevedono una crescita dell’area euro al 2 per cento nel 2018 e all’1,7 per cento nel 2019, stimando che la domanda interna risulta superiori al suo livello potenziale in Germany, Francia, Spagna e Italia. Al di là della questione elezioni “non ci attendiamo cambiamenti strutturali sulle posizioni di bilancio di Spagna, Francia e Italia”, con il persistere di vulnerabilità ai cicli economici. I livelli di indebitamento segneranno limature o nessuna variazione mentre in Italia, Grecia e Portogallo i redditi reali non sono ancora risaliti ai livelli del 2010.