Alitalia, cosa sta succedendo

Tagli, cordate e i 2 contendenti

GEN 11, 2018 -

Roma, 11 gen. (askanews) – Alla fine si torna sempre lì. Come nel 2008, AirFrance e Lufthansa si ritrovano a confrontarsi per l’acquisizione dell’Alitalia. Secondo indiscrezioni di stampa, AirFrance-Klm sarebbe infatti pronta a scendere in campo per l’acqusizione del vettore italiano, in collegamento con easyJet, che avrebbe abbandonato la cordata con il fondo statunitense Cerberus. Questa nuova opzione avrebbe il vantaggio di far entrare in gioco anche la compagnia statunitese Delta, che insieme ad AirFrance e Alitalia si ritrova nell’alleanza SkyTeam. Nessun commento a tali indiscrezioni sia da parte di AirFrance-Klm ed easyJet.

Scalda i motori anche Lufthansa che, in una lettera inviata al ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha confermato il suo interesse per un’Alitalia ristrutturata. I tedeschi, per sedersi al tavolo delle trattative vogliono infatti un impegno dei commissari straordinari a realizzare, prima della vendita, una “sostanziale ristrutturazione” della compagnia. Lufthansa, secondo indiscrezioni che circolano da tempo ma mai confermate, sarebbe pronta ad investire tra i 300 e i 500 milioni di euro, a fronte di tagli per circa 2mila dipendenti sugli 8.400 della parte aviation. La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro e in quella sede i dirigenti tedeschi vorranno già avere un impegno formale in tal senso.

Appaiono disorientati i sindacati. La prima reazione arriva dalla Fit Cisl che rilancia l’idea di un intervento diretto dello stato. Il segretario nazionale Emiliano Fiorentino, definendo “poco confortante” la lettera di Lufthansa, ha aggiunto che “la ristrutturazione chiesta da Lufthansa è importante. Queste sono parole che come rappresentanti dei lavoratori e a difesa del lavoro e dell’occupazione del nostro Paese non possiamo ascoltare e tantomeno accettare. Siamo certi che anche il nostro Governo, dopo aver investito molto per il risanamento della compagnia, sia in risorse umane che economiche, non prenderà in considerazione tali richieste.

Altresì ci auguriamo che il Governo farà meglio comprendere che acquistare una parte delle quote della nostra compagnia aerea è sicuramente una grande opportunità di crescita e sviluppo per tutti, che non può essere ricondotta a una mera operazione speculativa”.

Nel 2008, alla fine fu AirFrance-Klm ad aggiudicarsi la trattativa in esclusiva. Anche allora, come oggi, la fase finale delle trattative si svolse con un governo dimissionario (il secondo governo Prodi non ottenne la fiducia al Senato alla votazione del 24 gennaio). L’operazione non andò però in porto perché la compagnia francese non raggiunse un accordo con i sindacati e da lì prese il via poi l’avventura dei “capitani coraggiosi”.

Sen/Int2