Manovra: freno maxi-conguagli, bollette prescritte entro 2 anni

Autorità energia dovrà definire misure entro 60 giorni

DIC 16, 2017 -

Roma, 16 dic. (askanews) – Arriva una frenata ai maxi-conguagli: le bollette dell’energia elettrica e del gas e dell’acqua saranno prescritte entro due anni. La commissione Bilancio della Camera ha dato un via libera trasversale all’emendamento che consente di far confluire in manovra il progetto di legge di Fi che aveva già superato lo scoglio di Montecitorio ma che attendeva ancora l’approvazione del Senato. L’Autorità per l’energia dovrà definire entro 60 giorni le misure necessarie per ottenere questo risultato.

Nel caso di fatture riferiti a periodi maggiori di due anni, qualora l’Autorità abbia aperto un procedimento per l’accertamento di violazioni del codice del consumo, relative alle modalità di rilevazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli e di fatturazione adottate dall’operatore, l’utente che ha presentato un reclamo riguardante il conguaglio “ha diritto alla sospensione del pagamento finché non sia stata verificata la legittimità della condotta dell’operatore”. E’ in ogni caso diritto dell’utente, all’esito della verifica, ottenere “entro tre mesi” il rimborso dei pagamenti effettuati a titolo di indebito conguaglio”.

Le disposizioni non si applicano però se la mancata o l’erronea rilevazione dei dati di consumo “derivi da responsabilità accertata dell’utente”.

Le misure si applicheranno alle fatture la cui scadenza è successiva: per il settore elettrico al primo marzo 2018, per il settore gas al primo gennaio 2019 e per il settore idrico al primo gennaio 2020.