Entro l’anno le linee Consob su rendicontazione beni immateriali

Fiore: iter quasi concluso. Realacci: consultazione permanente

DIC 4, 2017 -

Milano, 4 dic. (askanews) – Sono ormai in dirittura di arrivo le linee guida della Consob, ultimo passaggio per l’attuazione della normativa sulla Rendicontazione degli asset immateriali delle imprese. Lo ha confermato Francesca Fiore, responsabile dell’Ufficio Controlli Societari e Tutela dei Diritti dei Soci della Consob, a margine della quarta edizione del Premio Biblioteca del Bilancio Sostenibile. “Arriveranno sicuramente entro la fine dell’anno, però stiamo lavorando per tentare di uscire anche prima delle festività – dice Francesca Fiore – Anche perché siamo in attesa del parere definitivo anche delle altre Authority interessate come Banca d’Italia e l’Ivass. Authority che hanno già dato un loro parere di massima, ma devono vedere l’ultimo testo e dare il loro visto definitivo. Le linee guida non si discosteranno tanto dal contenuto originario: ci saranno i chiarimenti ad alcune norme che avevano creato degli equivoci interpretativi, verranno forniti poi ulteriori chiarimenti che non saranno nelle norme, ma negli esiti delle risposte alle consultazioni”.

Il lavoro svolto dalla Consob permetterà di sciogliere i diversi nodi emersi dalla lettura della direttiva europea. I revisori dei conti, ai quali spetterà il compito di certificare nel bilancio anche gli asset immateriali, avevano sollecitato chiarimenti anche sostaziali. “Noi abbiamo cercato di seguire anche le indicazioni che sono arrivate. Abbiamo fatto anche degli incontri prima di uscire con il testo posto in consultazione – aggiunge Fiore – Quindi abbiamo adottato un approccio di tipo graduale; con una attestazione da parte dei revisori, e siamo l’unico Paese insieme alla Francia che ha previsto una attestazione da parte dei revisori, quindi una scelta avanzata. E ora vogliamo anche procedere con dei controlli che non irrigidiscano il funzionamento delle società”.

Alla Consob e al ruolo che svolgerà dopo l’entrata in vigore della direttiva guarda anche Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; che rilancia una proposta della Fondazione. “Come Symbola, nel corso della consultazione pubblica abbiamo detto alcune cose sul ruolo della Consob, chiamata a verificare la rendicontazione dei beni immateriali – dice Ermete Realacci, presidente di Symbola – Abbiamo anche consigliato che si formi e nasca, analogamente a quanto accaduto in altri Paesi, una sede dove non solo si tenga aperta la consultazione pubblica, ma che sia il luogo di esperienze e saperi che consentano a questo passaggio così importante di essere condiviso e affinato. Perché è chiaro che anche per la Consob è una sfida, perché la Consob non ha mai fatto questo mestiere. E’ giusto che lo faccia; ma deve farlo bene”.

La rendicontazione dei beni immateriali, che darà conto nelle evidenze di bilancio della sostenibilità delle imprese sta diventando quindi realtà. Ed è un passaggio importante verso un ruolo concretamente sociale delle imprese. “Ecco da questo punto di vista, il tema della rendicontazione, che una volta era quasi una pratica burocratica, o una imitazione di modelli stranieri, oggi è una chiave per riconoscere anche nell’economia italiana quelle tracce futuro che sono iscritte nei nostri cromosomi – conclude Realacci – Perché alla fine della fiera, il legame tra impresa e territorio è molto diverso che in altri Paesi”.