Casa, misure immobiliari per l’economia della Lombardia

In corso i tavoli di confronto organizzati dal Pd

DIC 2, 2017 -

Roma, 2 dic. (askanews) – Sono in corso i tavoli di confronto organizzati dal Pd tra esperti, politici e esponenti della società civile sulle grandi tematiche e le competenze della Regione Lombardia. “Un tema di portata nazionale ma con ricadute positive in sede locale è quello di rendere neutrale per gli investitori istituzionali la scelta se investire in un ufficio o in una casa”, ha detto Paolo Crisafi dg Assoimmobiliare che partecipa agli approfondimenti sui temi immobiliari. “Infatti gli investitori”, ha proseguito Crisafi; “sono pronti ad investire sulla residenza da offrire in locazione ma la indetraibilità dell’Iva è un forte disincentivo”.

Tra le altre misure su cui poter intervenire vi sono, inoltre, le disposizioni per la semplificazione, trasparenza e certezza dei diritti negli interventi edificatori e di recupero degli immobili.

Una buona notizia per i risparmiatori. Con l’estensione dei Pir all’immobiliare formalizzata dal Senato nel corso dell’iter parlamentare del disegno di legge sul Bilancio 2018 “si corregge la grave anomalia di una norma che aveva escluso un intero comparto. L’immobiliare non era stato riconosciuto come un settore produttivo del Paese; la misura che farà confluire sul mattone nuove risorse potrebbe portare ulteriori benefici tra cui: sbarco in Borsa di nuove realtà; ampliamento del novero di strumenti acquistabili dai fondi Pir con conseguente ridimensionamento del rischio di una bolla tra gli strumenti finanziari (azioni e bond) delle piccole e medie imprese”.