De Felice(Intesa): domanda turismo crescerà per prossimi 20 anni

Insieme a farmaceutico e settore cura della persona

NOV 27, 2017 -

Cernobbio (Co), 27 nov. (askanews) – Il settore del turismo, insieme al farmaceutico e a quello della cura della persona avrà una “domanda in crescita sicura per i prossimi vent’anni”. Lo prevede il capo degli economisti di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, intervenuto alla presentazione a Villa Erba dell’indagine della direzione studi e ricerche del gruppo bancario sull’alberghiero lombardo, che registra tra il 2008 e il 2016 un balzo delle presenze del 50,3%, contro il +23,3% dell’Italia, a quota 37 milioni.

“I dati in nostro possesso dimostrano che le aziende che hanno investito di più soprattutto nella qualità dei servizi e, in particolare, le attività alberghiere a più alto stellaggio hanno oggi una profittabilità più alta rispetto alla media e una dinamica del fatturato migliore. E’ la prova provata che investire è utile sia al territorio sia all’attività stessa” ha sottolineato De a Felice.

“In Italia c’è la fortuna che si può spingere su tanti tipi di turismo, per esempio quello lagunare, quello lacustre, balneare, enogastronomico, religioso e congressuale, e se ben gestito può dare la possibilità di gestire anche le stagioni meno vivaci dal punto di vista del tasso di occupazione delle stanze. Altro dato che emerge dalla ricerca è che c’è fortissima differenza dei tassi di occupazione delle stanze tra alta e bassa stagione. Su questo aspetto si può lavorare” ha aggiunto il capo economista.

La ricerca evidenzia, inoltre, un effetto positivo dell’Expo 2015, in particolare su Milano, che ha una crescita un po’ più alta rispetto alla media della Lombardia. “La crescita dei turisti stranieri in Lombardia – ha osservato De Felice – è più del doppio della media nazionale. Quindi non è soltanto effetto Expo, ma un effetto complessivo in una regione che è all’avanguardia nel nostro Paese, non solo dal punto di vista del manifatturiero, ma anche del turismo. Il tutto senza avere il mare”. Il freno più forte agli investimenti è stato dato dalla burocrazia, che viene letta più del fisco come freno principale dagli imprenditori del settore alberghiero.