Manovra, adeguamento pensioni da 2019 tranne 15 lavori “gravosi”

Governo: non altera strutturalmente sostenibilità spesa

NOV 23, 2017 -

Roma, 23 nov. (askanews) – Arriva una deroga all’adeguamento all’incremento della speranza di vita, come certificato dall’Istat di 5 mesi, decorrente dal 2019, ma resta “limitata” alle categorie di lavoratori “addetti a attività gravose e non altera strutturalmente la sostenibilità di medio-lungo periodo della spesa pensionistica”. E quanto si legge nella relazione tecnica che accompagna l’emendamento sulle pensioni depositato dal governo.

In linea con l’intesa raggiunta a Palazzo Chigi tra governo e sindacati (esclusa la Cgil che l’ha bocciata), le categorie escluse saranno in tutto 15: le 11 categorie già individuate ai fini dell’Ape sociale e 4 categorie aggiuntive con particolari indici di infortunistica e di stress da lavoro correlato: operai e braccianti agricoli; marittimi “imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne”; “pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti e soci di cooperative”; siderurgici “di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti ad alte temperature” (l’inserimento dei lavoratori siderurgici di prima fusione interessa anche i lavoratori Ilva).

I relativi oneri, puntualizza la relazione tecnica, “trovano piena compensazione nell’ambito dei saldi programmati a seguito della legge di bilancio 2018”.