Fatturato in crescita per 53% imprese di Milano, Lodi e Monza

Di Amato: "Il miglior risultato assoluto dal 2008"

NOV 23, 2017 -

Milano, 23 nov. (askanews) – Il 53% delle imprese di Milano, Lodi, Monza e Brianza prevede di chiudere il 2017 con un fatturato in crescita rispetto al 2016. Le prospettive per il 2018, invece, sono più caute. È quanto emerge dai risultati dell’indagine, realizzata dal Centro Studi di Assolombarda, su preconsuntivi 2017 e previsioni 2018, che coinvolge 300 imprese associate del manifatturiero e del terziario innovativo.

“Il 2017 si rivela un anno estremamente positivo per le performance delle imprese del nostro territorio. Il migliore risultato assoluto dal 2008, mentre per il 2018 le aziende sono più caute – ha dichiarato Fabrizio Di Amato Vicepresidente Assolombarda per il Centro Studi -. Guardando nei vari settori, emerge un dato interessante dalle aziende del terziario innovativo, che registrano risultati particolarmente positivi e potranno fare da traino per l’intero sistema produttivo lombardo”.

Nel 2017 le imprese rivedono al rialzo le previsioni formulate ad aprile: salgono al 53% (dal 50% del campione intervistato), le imprese che contano di chiudere l’anno con un fatturato in crescita rispetto al 2016, mentre si riduce la quota di chi pensa di avere vendite in linea con l’anno scorso (dal 34% al 27%). Infine, sale al 18% (dal 13%) l’incidenza delle imprese che prevede una riduzione del fatturato per l’anno corrente, restando tuttavia la percentuale più bassa dal 2008 ad oggi.

Emergono per performance positive le aziende del terziario innovativo, con il 55% che dichiara fatturato in aumento nel 2017 (erano il 52% lo scorso aprile), mentre le aziende del manifatturiero in crescita sono il 52% (49% ad aprile).

Guardando invece al prossimo anno, il 37% delle imprese si aspetta una crescita delle vendite nel 2018 rispetto al 2017. Mentre un altro 34% parla di un 2018 in linea con l’anno precedente e il 5%, invece, prevede una diminuzione del fatturato. Tuttavia, in quest’ultima rilevazione, il 25% delle imprese intervistate ‘non risponde’; percentuale che sottolinea il permanere di una forte incertezza delle aziende sul breve termine.