Fca, Re David (Fiom): molto preoccupati per futuro Pomigliano

Non c'è piano industriale, a settembre finiranno ammortizzatori

NOV 13, 2017 -

Pomigliano d’Arco, 13 nov. (askanews) – “Grandissima preoccupazione” viene espressa dalla Fiom-Cgil in merito al futuro degli stabilimenti Fca di Pomigliano d’Arco e di Nola, nel Napoletano nei quali, a settembre 2018, terminerà l’utilizzo del contratto di solidarietà e non sarà più possibile, per i circa 3.400 lavoratori, fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali.

“Siamo preoccupati perché vediamo avverarsi, purtroppo, tutto quello che ci aspettavamo che succedesse per come si stava muovendo la Fiat Fca”, ha dichiarato Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil, a margine di un’assemblea organizzata a Pomigliano d’Arco. “In questi siti produttivi si produce solo Panda. L’azienda ci aveva detto che – ha proseguito – avrebbe fatto un incontro a settembre per presentare i nuovi modelli e questo, ovviamente, non è accaduto. Anzi chi lavorava in trasferta a Cassino è rientrato a Pomigliano perché anche lì si stanno licenziando gli interinali e c’è un problema di lavoro consistente”.

“In quest’azienda non esiste un piano industriale, tutte le volte viene smentito e cambia di anno in anno – ha aggiunto Re David -. Nessuno ne chiede conto a Fca e a Marchionne”, i cui compensi sono “l’unica cosa certa” per dei risultati che “non vediamo né sullo sviluppo né sull’occupazione”. “Nel 2018 dovevano finire tutti gli ammortizzatori e dovevano rientrare tutti a lavorare, ma finiranno gli ammortizzatori e non si tornerà a lavorare. Siamo molto preoccupati. Questa cosa non accade in alcun altro Paese in Europa”, ha concluso la leader dei metalmeccanici della Cgil.