Torino, Unionfidi licenzia 35 dei 47 dipendenti

Fiom, azionisti Unione industriale e Api li ricollochino

OTT 26, 2017 -

Torino, 26 ott. (askanews) – Dopo la crisi di Eurofidi, quella di Unionfidi. E’ sempre più drammatica la situazione dei consorzi di garanzia in Piemonte. Unionfidi ha infatti avviato la procedura di licenziamento collettivo per 35 dei 47 dipendenti.

La procedura di licenziamento collettivo è conseguente alla cancellazione di Unionfidi dall’albo degli intermediari finanziari disposta dalla Banca d’Italia il 28 luglio 2017. I bilanci degli ultimi 4 esercizi evidenziano perdite complessive per oltre 35 milioni di euro.

Domani presso l’Unione Industriale di Torino si svolgerà il primo incontro sindacale previsto dalla procedura. “Per la Fiom-Cgil è indispensabile che negli incontri sindacali maturino le condizioni utili alla ricollocazione dei lavoratori coinvolti – dichiarano Federico Bellono, segretario della Fiom Cgil di Torino e Claudio Suppo, responsabile Unionfidi per la Fiom Cgil – Ci aspettiamo disponibilità in tal senso dai soci fondatori del Confidi Piemontese, in particolare Unione Industriale di Torino e API Torino poichè si tratta di associazioni datoriali che con la loro rete associativa e il sistema imprenditoriale locale hanno relazioni e competenze utili ad evitare di disperdere un patrimonio professionale altamente qualificato nel settore del credito e nella gestione finanziaria. Riteniamo tale disponibilità necessaria – proseguono i sindacalisti Fiom – anche per il ruolo sociale e istituzionale dei soggetti datoriali coinvolti a cui è assegnata una responsabilità oggettiva nei confronti dei dipendenti”.