Immobiliare: in primi 9 mesi investiti 7,1 mld euro (+31%)

Catella: "Pir straordinaria occasione per favorire investimenti"

OTT 26, 2017 -

Milano, 26 ott. (askanews) – Sono 7,1 i miliardi di euro investiti, in termini di volumi, nel settore immobiliare italiano nei primi 9 mesi di quest’anno, un dato che migliora del 31% quello registrato nello stesso periodo dell’anno scorso e che conferma il trend positivo per il settore sostenuto anche da una maggiore attrattività di capitali internazionali rispetto al passato e da una positiva e più generale crescita economica del nostro Paese. E’ uno dei dati emersi durante la sesta edizione del Coima Real Estate Forum che ha visto la partecipazione di 200 operatori del settore, in rappresentanza di oltre 50 primari investitori istituzionali italiani e internazionali.

In apertura del Forum l’economista Komal Sri-Kumar, presidente Sri-Kumar Global Strategies, ha evidenziato una serie di aspetti positivi per il nostro Paese come ad esempio la costante seppur lenta crescita del Pil e ricordato alcune incognite legate al futuro politico ancora incerto, assieme ad alcune necessità che il prossimo Governo dovrà affrontare: accelerare il ritmo di crescita economica, ridurre ulteriormente il livello di disoccupazione, rafforzare il settore bancario, proseguire con le riforme. Peter Papadakos, Managing Director Green Street Advisor, ha delineato un quadro globale in cui l’Europa continentale si conferma tra le aree dai ritorni maggiori per gli investitori con una media di rendimento pari a circa il 5,6%: in tale contesto, Milano, con un +2,9% (2018-2022) si confronta con +3,2% di New York, +2,6% di Londra, 2,3% di Parigi e +3,1% di Madrid.

Il mercato italiano secondo le analisi illustrate da Gabriele Bonfiglioli, Managing Director di Coima, si conferma guidato da una grande ricerca di prodotti di qualità e più in generale trainato in termini geografici da Milano e dalla Lombardia, che rappresentano l’area chiave per l’economia italiana e quindi anche per la crescita del settore immobiliare. In termini di rendimenti prime, ad esempio, Milano risulta molto competitiva a livello europeo se confrontata alle più importanti piazze europee (Londra, Francoforte, Parigi) e seconda in questa classifica continentale soltanto a Madrid in termini di attrattività e rendimenti prime medi.

“I dati illustrati oggi al Forum – ha dichiarato Manfredi Catella, fondatore e Ad di Coima – confermano come il nostro Paese possa essere oggi attrattivo: in tale contesto, è necessario lavorare per dare una prospettiva industriale al nostro settore, facendo crescere il mercato, sia sotto il profilo delle dimensioni sia della qualità. Investitori e operatori hanno confermato di essere pronti ad investire in Italia anche attraverso società quotate. In quest’ottica anche i Piani Individuali di Risparmio (Pir) possono sicuramente costituire una straordinaria occasione per favorire gli investimenti professionali nel settore immobiliare e consentire al settore di evolvere in un’industria competente, trasparente in grado di attrarre sempre più l’interesse di investitori domestici e internazionali”.