Dal 2019 in pensione a 67 anni. De Vincenti: valuteremo miglioramenti

In base alla riforma Fornero si allunga di pari passo anche il periodo di lavoro

OTT 24, 2017 -

Roma, 24 ott. (askanews) – “Fino al primo gennaio 2019 non cambia niente. Valuteremo se ci sono miglioramenti da fare alle regole del sistema, al modo in cui l’aumento dell’età pensionabile viene calcolato”. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, commentando gli ultimi dati Istat relativi all’innalzamento della speranza di vita.

La speranza di vita aumenta in ogni classe di età: all’età di 65 anni, ad esempio, arriva a 20,7 anni per il totale dei residenti, allungandosi di cinque mesi sul 2013. Se l’aspettativa di vita aumenta, in base alla riforma Fornero, si allunga di pari passo anche il periodo di lavoro: dal 2019 per poter ottenere la pensione di vecchiaia bisognerà aver compiuto 67 anni.

A 65 anni la prospettiva di vita ulteriore – ha calcolato l’Istat – presenta una differenza meno marcata tra uomini e donne (rispettivamente 19,1 e 22,3 anni) che alla nascita. Nelle condizioni date per il 2016, ciò significa che un uomo di 65 anni può oltrepassare la soglia degli 84 anni mentre una donna di pari età può arrivare a superare il traguardo delle 87 candeline.

Per il totale dei residenti in Italia la speranza di vita alla nascita aumenta attestandosi a 82,8 anni (+0,4 sul 2015, +0,2 sul 2014) e nei confronti del 2013 risulta essersi allungata di oltre sette mesi.

La speranza di vita alla nascita risulta come di consueto più elevata per le donne – 85 anni – ma il vantaggio nei confronti degli uomini – 80,6 anni – si limita a 4,5 anni di vita in più.

Int4