In Italia 160mila imprese e 823mila occupati in settore e-Mobility

Secondo studio Ambrosetti 300 mld giro d'affari atteso al 2030

OTT 17, 2017 -

Milano, 17 ott. (askanews) – In Italia il settore del trasporto elettrico, o e-Mobility, può contare su 160mila imprese e 823mila occupati, mentre il giro d’affari, considerando il solo mercato degli autoveicoli elettrici e il fatturato generabile in ciascuna fase della filiera, potrebbe essere compreso tra 24 e 100 miliardi di euro al 2025 e tra 68 e 303 miliardi di euro al 2030. È quanto emerge dallo studio realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Enel per fare il punto sulle opportunità industriali e occupazionali generate dalla mobilità elettrica, da cui si evince che in Italia il numero di immatricolazioni di autoveicoli elettrici o ibridi è cresciuto ad un tasso medio annuo composto del 41% tra il 2005 e il 2016 e la crescita è stata significativa anche per il parco auto, con 9.820 autoveicoli circolanti nel 2016 (+60% rispetto all’anno precedente).

Secondo lo studio, a livello globale, tra il 2005 e il 2016, il numero di autoveicoli a motore elettrico e ibridi elettrici è cresciuto a un tasso medio annuo del 94% in termini di stock (superando i 2 milioni di unità nel 2016) e del 72% in termini di nuove immatricolazioni. La Cina domina in termini assoluti lo scenario mondiale della mobilità elettrica, con quasi 649.000 autoveicoli elettrici circolanti al 2016, mentre la Norvegia è il best performer in termini di penetrazione dell’autoveicolo elettrico, con una market share sul totale circolante del 5,11%.

Tornando all’Italia, secondo lo studio, per guidare la transizione verso la e-Mobility, è importante comprendere il punto di partenza dei territori. Proprio per questo The European – House Amborsetti ha sviluppato un innovativo strumento di monitoraggio, l’Indice del Trasporto Elettrico (ITE), che permette di misurare la performance in termini relativi delle 20 Regioni e delle 14 Città Metropolitane italiane sulla mobilità elettrica.

Tra le Regioni italiane, la Toscana è prima in classifica con un punteggio pari a 6,5 su un valore massimo di 10, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna. Nel ranking delle Città Metropolitane, è Firenze a posizionarsi in cima alla classifica, con un punteggio complessivo di 8,1, seguita da Milano (6,4 punti) e Roma (6,0 punti). Tutti i territori del Mezzogiorno d’Italia, ad esclusione della Puglia, si collocano nella parte bassa delle classifiche, evidenziando così l’ampio potenziale di sviluppo per la e-Mobility in queste aree. (segue)