Con Host Milano capitale dell’hospitality, un business da 45 mld

Fiera dal 20 al 24 ottobre con 2.165 aziende (+7,7%) da 52 Paesi

OTT 16, 2017 -

Milano, 16 ott. (askanews) – Il settore che rappresenta è uno dei più vivaci, capace di reggere all’onda d’urto della crisi, riuscendo addirittura a garantirsi una crescita costante negli ultimi venti anni. Parliamo del mondo della ristorazione e dell’ospitalità, quello che gli addetti ai lavori definiscono con l’acronimo ho.re.ca e che a Milano ha il suo appuntamento di business principale: Host, la manifestazione leader a livello mondiale che torna a Fiera Milano dal 20 al 24 ottobre prossimo.

Con i suoi 45,2 miliardi di commercio mondiale nel 2016, il comparto delle macchine e delle apparecchiature per ristorazione, panetteria, pasticceria e gelateria vede il triennio 2017-2019 ancora in crescita a un tasso del 5,4% all’anno. E anche i numeri di questa 40esima edizione di Host portano tutti il segno più: in generale gli espositori registrati, 2.165 aziende, sono cresciuti del 7,7% rispetto al 2015. Di questi 843 vengono da 51 Paesi contro i 1.322 italiani. La crescente internazionalità degli espositori – le aziende estere presenti sono aumentate del 150% in 10 anni – ha permesso alla manifestazione di costruirsi un forte appeal internazionale nel settore della ristorazione e dell’ospitalità. Quest’anno, grazie alla collaborazione con Italian trade agency, gli espositori incontreranno 1.500 hosted buyer da 80 Paesi, in primis Europa, Medio Oriente e Nord America. Non solo: per la prima volta partecipa alla manifestazione anche il grupo Consular de America Latina Y El Caribe N.I. con 11 Paesi, e debutteranno anche Egitto, Nuova Zelanda, Sudafrica, Ucraina e Uganda. A essere rappresentati in realtà saranno tutti i continenti, anche se la top 5 vede i Paesi leader nella produzione di food service: oltre all’Italia: Germania, Francia, Spagna, Usa e Svizzera.

“HostMiIano con il suo 40% di espositori esteri da 51 Paesi – commenta l’amministratore delegato di Fiera Milano, Fabrizio Curci – conferma che l’attrattività della manifestazione si deve alle sue specificità, che ne hanno fatto un riferimento mondiale. Proprio il tasso di internazionalizzazione in continuo aumento, con il 13,4% in più di aziende straniere e oltre 1.500 buyer internazionali, dimostra quanto HostMilano abbia saputo evolversi da fiera di prodotto a momento di incontro e confronto, dove si presentano in anteprima mondiale l’innovazione tecnologica, i nuovi format e le nuove tendenze di consumo”.

La manifestazione sarà organizzata attorno a tre macro-aree, per consentire l’integrazione tra filiere affini: ci saranno le aziende del macrosettore ristorazione professionale e pane pizza pasta che pesa per il 43,4%, il caffe tea – bar macchine caffè vending – gelato pasticceria che conta per il 37,5% delle aziende totali e infine l’arredo, tecnologia e tavola per al 19,1%.