Roma, 5 ott. (askanews) – L’eccesso di liquidità bancaria nell’Eurozona ha raggiunto nella giornata di ieri, ultimo dato disponibile, un nuovo picco di 1.787 miliardi. E’ quanto emerge dai numeri pubblicati dalla Bce. La spinta arriva sempre dalla politica espansiva di Francoforte.
Tra le componenti dell’eccesso di liquidità, i depositi overnight delle banche dell’Eurozona presso la Bce hanno raggiunto una consistenza di 669 miliardi, per trovare un valore più alto bisogna tornare al 10 luglio 2012 quando si viaggiava a quota 808 miliardi.
L’eccesso di liquidità, ovviamente pari a zero prima dello scoppio della crisi (2008), viene generalmente interpretato come un sintomo di avversione al rischio.
Il denaro in eccesso non si distribuisce però in maniera uniforme tra i paesi dell’Eurozona. Un recente working paper pubblicato sul sito dell’Eurotower, segnalava come circa il 90% di questa liquidità venga parcheggiato nelle banche dei cosiddetti paesi “core” dell’unione monetaria, quali Germania, Francia, Olanda, Lussemburgo e Finlandia. Paesi considerati “safe harbours”, porti sicuri.