Digital Magics: mercato digitale in Italia a oltre 66 mld di euro

Valore massimo dal 2013, nel Nord Ovest i maggiori investimenti

SET 26, 2017 -

Milano, 26 set. (askanews) – Digital Magics presenta 12 startup digitali del proprio portafoglio, in un contesto di mercato prospero di nuove iniziative imprenditoriali sia in Italia che all’estero. In Italia – spiega Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo di Digital Magics – alla fine del 2016 il mercato digitale è pari a oltre 66 miliardi di euro, valore massimo registrato dal 2013, con investimenti tecnologici concentrati nel Nord Ovest (25,3 miliardi di euro pari al 38,3% della spesa complessiva nazionale) e in Centro Italia (15,7 miliardi di euro investiti, pari al 23,7%) (fonte Rapporto Assinform – Il Digitale in Italia 2017).

In costante e continua crescita il numero delle startup, anche grazie ai benefici fiscali definiti in primis dal Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76, noto come “Decreto Lavoro”, e di seguito dal Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3, c.d. “Investment Compact”, e infine dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232, nota come “Legge di Stabilità 2017”. Le startup innovative oggi sono pari a 7.806 (dato aggiornato al 18.09.17) e impiegano circa 36mila addetti.

Parallelamente alle startup, aumenta anche il numero di investitori istituzionali. Sono 71 e hanno partecipazioni in 1.125 società innovative, di cui oltre il 50% (576) costituite dopo il 2010 e circa 289 iscritte nel registro delle startup innovative (fonte CERVED).

La crescita del settore si stima rilevante anche nei prossimi anni con una forte attenzione alle componenti più innovative, Internet of Things, Industria 4.0, Cybersecurity, Cloud, Big Data, Servizi Web e Mobile Business per le quali il tasso di sviluppo è previsto a doppia cifra (oltre il 15%). In particolare l’economia digitale potrà contribuire fino al 4% del PIL nei prossimi tre anni, per effetto della stima dei maggiori ricavi realizzati dalle imprese che avranno adottato le nuove tecnologie.

Infatti, secondo lo studio realizzato nel 2016 da Accenture Strategy e Oxford Economics, in un panel di 11 nazioni l’Italia si posizionava (dati 2015) al penultimo posto per quota di PIL derivante da economia digitale, pari al 18%. Secondo le stime del report, il nostro Paese potrebbe raggiungere nel 2020 una quota di PIL “digitale” intorno al 22%.

Con investimenti ad hoc in competenze, tecnologie e acceleratori digitali (diffusione del cloud, accesso a finanziamenti, diminuzione degli oneri normativi) l’impatto dell’economia digitale potrebbe tuttavia essere ancor più rilevante a livello globale, e in particolare in Italia, dove il ritardo è più ampio.

Nel mondo sono state identificate (fonte: Startup Genoma) 20 aree geografiche caratterizzate dalla presenza di un numero particolarmente elevato di startup di successo, il cui sviluppo è stato spinto da un ecosistema particolarmente favorevole. È stato stimato che nel settore tecnologico circa 40 startup, grazie ai positivi effetti del network in cui operano, hanno raggiunto complessivamente un valore pari al 20% della capitalizzazione globale delle società quotate operanti nel settore “software”. Su 55 ecosistemi analizzati, 11 presenti in 7 nazioni (l’Italia oggi non è fra queste) pesano il 78% del valore globale; i primi 5 “ecosistemi” di maggiore rilevanza sono in Silicon Valley, New York, Londra, Pechino, Boston, aree in cui per almeno 20 anni sono state perseguite politiche innovative e investimenti aggressivi al fine di massimizzare le opportunità di successo delle nuove iniziative imprenditoriali. Milano, 26 set. (askanews) – Recentemente, il neo-Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che “la Francia creerà un fondo di investimento di 10 miliardi di euro per lanciare nuove imprese nel settore dell’informatica e dell’innovazione tecnologica”.

In questo scenario particolarmente vivace e florido a livello globale, l’Italia risulta ancora marginalmente presente poiché le iniziative (soprattutto a livello governativo) per agevolare lo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione digitale si sono concentrate solo negli ultimi 5 anni. Ma non c’è dubbio che nel prossimo futuro, considerate la dimensione e le potenzialità dell’economia italiana, il nostro Paese potrà colmare il gap di crescita del settore, a beneficio principalmente di quegli operatori che hanno investito e investiranno nell’innovazione e nel digitale. Nel 2016 gli investimenti privati (venture capital + business angels) hanno superato quota € 200 milioni, rispetto ai circa € 130 milioni del 2015 (fonte Osservatorio Venture Capital Monitor – VeM™). Digital Magics, incubatore certificato quotato sul mercato AIM Italia dal 2013, ha conquistato una posizione di leadership nell’economica digitale in Italia grazie al più ampio network di investitori istituzionali coinvolti, da Tamburi Investment Partners, Innogest e Withfounders a numerose famiglie imprenditoriali italiane di spicco nel sistema industriale del nostro Paese, oltre a gruppi aziendali di rilievo supportati in programmi di innovazione e trasferimento tecnologico. Strategica è l’alleanza industriale tra Digital Magics e Talent Garden (partecipata al 18,7%), il più ampio network europeo di spazi di coworking, iniziative e servizi dedicati allo sviluppo dell’innovazione.

Al 31 dicembre 2016, le 49 startup operative attualmente partecipate da Digital Magics hanno registrato un giro d’affari aggregato pari a 26,4 milioni di euro, in crescita del +36,2%. L’attività di scouting e selezione è proseguita nel primo semestre 2017: abbiamo effettuato investimenti in 8 nuove partecipazioni, incluso l’investimento nel veicolo Withfounders (che ha altre 9 partecipazioni operative, oltre ad una quota in un fondo di seed capital di diritto USA). Al 30 giugno 2017 le società operative in portafoglio sono pertanto aumentate a 66, di cui 36 Startup Innovative e 7 PMI Innovative. Nel primo semestre 2017, è stata ceduta integralmente la partecipazione in Vin.Ci. S.r.l. (ProfumeriaWeb) realizzando un’importante performance. Le 12 partecipazioni inserite nel documento “Digital Magics Portfolio Highlights” – presentato oggi all’interno del Lugano Investor Day 2017 e in allegato a questa e-mail – hanno registrato ricavi aggregati 2016 per 14,4 Milioni di euro con una crescita del 60%.