Gatto (Yarix): Lavorare sulle expertise in ambito cyber

Società sarà presente a Cybertech Europe (26-27 settembre a Roma)

SET 25, 2017 -

Roma, 25 set. (askanews) – “Il Piano nazionale Industria 4.0 messo a punto dal governo ha saputo intercettare le esigenze del mercato, offrendo alle aziende opportunità di crescita interessanti. Ma bisogna andare oltre e lavorare anche sul fronte della formazione delle expertise in ambito cyber security”. E’ quanto ha detto a Cyber Affairs Mirko Gatto, ceo di Yarix (divisione cyber di Var Group).

“Gli ‘incidenti’ cyber nel mondo industriale”, aggiunge Gatto, “sono in aumento, tanto da far parlare di cyber war. Tra il 2015 e il 2016 gli eventi critici sono cresciuti del 110% e si calcola che, con riferimento all’attacco globale NotPetya, almeno il 50% degli obiettivi siano state infrastrutture critiche e organizzazioni industriali, come aziende dei settore finanziario, elettrico, petrolifero e gas, dei trasporti e della logistica”. Secondo il ceo di Yarix – società che sarà presente all’evento Cybertech Europe (26-27 settembre a Roma) – “seguire gli standard e i protocolli di sicurezza europei e internazionali, oltre che italiani, è importante per far fronte a queste nuove e frequenti minacce”. Avere una metodologia di gestione del rischio cyber riduce chiaramente i tempi di risposta e i costi legati all’attacco.

Ma per una strategia globale efficace, uno degli aspetti principali su cui insistere è il rafforzamento delle partnership pubblico-private. Rimarca Gatto: “La cooperazione tra pubblico e privato, che si traduce nella condivisione delle informazioni, è alla base della costruzione di un sistema di cyber security nazionale e internazionale resiliente, capace di anticipare gli attacchi e non semplicemente rispondere ad essi”. Si inserisce qui la collaborazione di Yarix con la Polizia di Stato per la protezione delle infrastrutture critiche e la partecipazione al forum FIRST, che raggruppa i principali SOC e CERT distribuiti a livello globale.

In tema di SOC Yarix, insieme a Var Group, sta seguendo l’evoluzione grazie al progetto SOC 4.0, specializzato nel monitoraggio e nella risposta agli attacchi di nuova generazione, che vedono coinvolti i dispositivi IoT e i sistemi SCADA. “Il progetto – ha sottolineato Gatto – è il risultato dell’impegno congiunto degli esperti informatici di Yarix, di un gruppo di ricercatori in forze presso le maggiori università italiane e delle aziende israeliane più innovative”. “Una task force internazionale che ha permesso la realizzazione di quello che noi addetti ai lavori chiamiamo “‘pattugliatore della Rete'”.

Innovare e tenere aggiornate le capacità operative dei SOC è quanto mai indispensabile per non soccombere alla minaccia cyber. Anche per questo Yarix è al lavoro per inserire le capacità cognitive nell’operatività dei SOC: “Questa soluzione permetterà di potenziare le capacità predittive del sistema e ridurre i tempi di intercettazione delle potenziali minacce, così da favorire l’analisi rapida di enormi quantità e flussi di dati”, ha concluso Gatto.

(Fonte: Cyber Affairs)