L’Ue discute se salvare ulivi monumentali presso focolai Xylella

Domani voto al Comitato Paff; tre alberi infetti in Valle d'Itria

SET 21, 2017 -

Brruxelles, 21 set. (askanews) – E’ in corso oggi a Bruxelles la riunione del Comitato tecnico permanente veterinario e fitosanitario dell’Ue (Comitato Paff) che si occupa, tra l’altro, della “Xylella fastidiosa”, il batterio ritenuto responsabile del disseccamento degli ulivi in Puglia. Il Paff, in cui siedono i rappresentanti della Commissione europea e degli Stati membri, sta discutendo, e dovrebbe votare domani, una serie di nuove misure tra le quali, in particolare, una deroga dalla normativa in vigore per salvare, a certe condizioni, gli ulivi monumentali.

La deroga prevede che, in caso di focolai di Xylella manifestatisi nella “zona cuscinetto” o fuori dalle “aree demarcate”, si possa evitare la distruzione “preventiva” degli ulivi monumentali sani situati in un raggio di 100 metri attorno a ogni pianta infetta; questo, a condizione che siano predisposte delle misure efficaci, come l’installazione di reti anti-insetto, per evitare il passaggio del vettore del batterio (la “sputacchina”) e l’ulteriore diffusione dell’infezione.

Se approvata (a maggioranza qualificata), questa misura permetterebbe di evitare l’eradicazione di centinaia di ulivi monumentali nella “zona cuscinetto” (in particolare nei territori di Fasano, Cisternino, e Martina Franca), nelle province di Brindisi e Taranto, dove proprio nelle ultime ore sono stati trovati almeno tre alberi infetti, secondo fonti della Regione Puglia. I nuovi focolai hanno toccato per la prima volta la Valle d’Itria (la valle dei trulli), che ha uun altissimo valore turistico, paesaggistico e culturale, caratterizzato proprio, oltre che dai trulli e dai muretti a secco, dai diffusissimi uliveti monumentali.

Il Comitato Paff sta discutendo e potrebbe approvare, sempre domani, anche altre misure, e in particolare: il riconoscimento delle “zone di contenimento” in Corsica e nelle Baleari, che permetterebbe di imporre l’obbligo di eradicazione solo su una parte, e non in tutto il territorio, di queste isole; la possibilità di reinsediare determinate piante (resistenti alla Xylella) nelle zone di contenimento; la possibilità di movimentare alcune varietà di vite (immuni dal batterio) fuori dalle “aree demarcate”; la riduzione della superficie delle “aree cuscinetto” predisposte (con la distruzione delle potenziali “piante ospiti”) attorno ai focolai isolati; e, infine, un nuovo obbligo di espiantare gli alberi infetti entro 15 giorni dal momento in cui viene rilevata la presenza del batterio.