Intesa SP, Gros-Pietro: disponibili a investire in Atlante 2

Presidente a BZ: ha evitato crisi sistema e rilanciato mercato Npl

SET 21, 2017 -

Roma, 21 set. (askanews) – Intesa SanPaolo è risponibile a fare la sua parte in Atlante, il fondo di salvataggio bancario che “ha evitato una crisi si sistema” e ridato slancio al mercato dei crediti in sofferenza (Npl). Lo ha anticipato il presidente della prima banca italiana, Gian Maria Gros-Pietro che, in una lunga intervista al quotidiano finanziario tedesco Borsen Zeitung, ha voluto rimarcare la validità delle scelte del suo istituto che peraltro, con soluzioni interne, punta a ridurre nettamente la propria quota di Npl dal 12,9% del totale dei crediti di metà 2017 e al 10,5% alla fine del 2019 a livello lordo e da 7,1% a circa il 6% a livello netto.

Quanto è costato a Intesa Sanpaolo il sostegno del sistema bancario? “Abbiamo investito ben oltre un miliardo di euro nel fondo di salvataggio Atlante e nei fondi costituiti da tutto il settore bancario, ha risposto il presidente che ha ribadito la validità di Atlante. “È vero che non solo noi, ma anche altri investitori hanno riportato l’investimento come ammortamento in bilancio. Ma il fondo di salvataggio, con l’aumento di capitale delle due banche del Veneto (Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza), ha impedito il fallimento delle due banche lo scorso anno. Atlante ha quindi evitato una crisi di sistema. Il fondo ha anche contribuito a portare slancio nel mercato degli NPL. Oggi le cessioni di NPLs avvengono al 30-38% rispetto al valore nominale contro il 20% dell’anno scorso”.

Sulla scorta di queste considerazioni Intesa SanPaolo è disponibile a continuare a investire in Atlante. “Sì – ha confermato il banchiere – siamo disponibili a versare circa 40 milioni di euro in Atlante 2. Atlante 2 ha bisogno di ulteriori 280 milioni di euro per rilevare i crediti in sofferenza di tre banche, che dovrebbe andare sotto controllo di Credit Agricole, o meglio di Cariparma. Tuttavia, l’acquisizione è subordinata alla condizione che gli NPL delle tre banche debbano essere esternalizzati”.