Inps: nei primi 7 mesi assunzioni stabili giù del 4,6%

Boom tempo determinato e apprendistato

SET 21, 2017 -

Roma, 21 set. (askanews) – Nei primi sette mesi dell’anno calano i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Tra gennaio e luglio la crescita delle assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, il maggior contributo è dato dalle assunzioni a tempo determinato (+25,9%) e dall’apprendistato (+25,9%), mentre quelle a tempo indeterminato sono diminuite del 4,6%. Lo riferisce l’Inps nell’osservatorio sul precariato, sottolineando che “questo calo rispetto al 2016 è interamente imputabile alle assunzioni a part time”.

Tra le assunzioni a tempo determinato “appare significativo”, dice l’istituto di previdenza, l’incremento dei contratti di somministrazione (+20,4%) e ancora di più quello dei contratti di lavoro a chiamata che, con riferimento allo stesso arco temporale, sono passati da 112mila (2016) a 251mila (2017), con un incremento del 124,7%.

“Questo significativo aumento, come in parte anche quello dei contratti di somministrazione e dei contratti a termine – spiega l’Inps – può essere posto in relazione alla necessità delle imprese di ricorrere a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo e riattivati con profonde modifiche normative dal mese di luglio”.

Per effetto di questi andamenti si registra una ulteriore compressione dell’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni (24,2% nei primi sette mesi del 2017), mentre nel 2015, quando era in vigore l’esonero contributivo triennale per i contratti a tempo indeterminato, era stato raggiunto il picco del 38,8%.

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