Energia, gruppo lavoro Green Economy: Sen lontana da target COP21

Sono alcune delle osservazioni di 50 tra esperti e associazioni

SET 19, 2017 -

Roma, 19 set. (askanews) – Mancanza di un raccordo tra la SEN, la strategia energetica nazionale, e il processo di elaborazione del Piano nazionale energia e clima e un sostanziale disallineamento con gli obiettivi posti dall’Accordo di Parigi; un quadro troppo ottimistico sull’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Sono alcune delle osservazioni sulla nuova SEN presentate, quale contributo alla consultazione, dal Gruppo di lavoro Politiche climatiche ed energetiche, composto da oltre 50 tra esperti e rappresentanti di associazioni di diversi settori, nell’ambito del processo partecipativo degli Stati generali della green economy.

Il documento inoltrato al Ministero dello sviluppo economico rappresenta una piattaforma condivisa per una serie di proposte sulla Sen e anche alcune indicazioni per il futuro Piano nazionale energia e clima.

In particolare il disallineamento della SEN con l’accordo di Parigi sul clima – spiega il gruppo dui lavoro -, appare evidente nella scelta di un orizzonte temporale di poco più di un decennio, che non consente di valutare in modo adeguato la compatibilità di investimenti ritenuti strategici nella transizione energetica, a cominciare da quelli sulle infrastrutture. Inoltre, sottolinea il Documento, l’adozione dei target del Pacchetto europeo clima ed energia, che è già oggi insufficienti a conseguire gli obiettivi di Parigi, porta a sovrastimare il carbon budget realmente disponibile per l’Italia. Secondo il Documento, per limitare l’aumento della temperatura media globale tra 1,5 e 2°C rispetto al periodo pre-industriale le emissioni italiane di gas serra dovrebbero dimezzarsi tra il 1990 e il 2030, mentre lo scenario di riferimento utilizzato nella SEN prevede un taglio del 30% (oggi il taglio conseguito è già di circa il 20%).