Strategia energetica, Legambiente: trasporti tema meno sviluppato

Muroni: SEN, riduzione parco circolante e efficienza carburanti

SET 8, 2017 -

Roma, 8 set. (askanews) – “I trasporti sono il tema che appare meno sviluppato nella SEN. Legambiente chiede che vengano fissate con chiarezza due scelte: la riduzione del parco circolante come prospettiva strategica e la spinta all’efficienza nei carburanti, a partire dallo stop alla vendita di auto diesel”.

Lo afferma Rossella Muroni, presidente di Legambiente, Alla vigilia della chiusura della consultazione pubblica del documento di revisione della SEN, prevista il 12 settembre, ribadendo alcune delle osservazioni già inviate al governo, per rendere il documento veramente efficace nel guidare le politiche per l’energia e il clima nei prossimi anni in Italia.

“In particolare rispetto alle auto elettriche la SEN pone il Governo italiano in un ruolo di “osservatore inerziale”; un errore per l’industria italiana – continua Muroni -. Con esclusione, per ora, del trasporto pesante, il resto della mobilità a motore dovrà migrare quasi totalmente verso l’elettrico (plug-in, full electric, fuel cell) perché oramai va in quella direzione l’evoluzione tecnologica dei mezzi di trasporto. Inoltre, mancano nel documento indicazioni sugli interventi per promuovere il trasporto pubblico e lo sharing. Nonostante i dati dimostrino che proprio l’inadeguatezza dell’offerta di trasporto pubblico nelle aree urbane (dove vive oltre il 40% della popolazione italiana) rappresenti il problema più rilevante della mobilità in Italia”.

Per Muroni “la nuova SEN rappresenta un passo avanti perché tenta di dare centralità alla questione climatica e prevede l’uscita dal carbone, anche se con 10 anni di ritardo rispetto alla proposta delle associazioni ambientaliste, ma le analisi contenute nel documento dimostrano che gli obiettivi non saranno raggiungibili se il governo non individuerà misure più concrete di promozione delle rinnovabili in un nuovo sistema energetico distribuito, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile”. “Senza contare che le autorizzazioni alle trivellazioni entro le 12 miglia che sono state recentemente accordate dal governo rischiano di rendere questi obiettivi ancora più difficili da conquistare”, conclude la presidente di Legambiente.