Cgia Mestre: a fine anno ci saranno 123mila nuovi occupati

Ma rispetto al 2007 ci sono 1,5 milioni disoccupati in più

AGO 19, 2017 -

Roma, 19 ago. (askanews) – Nell’ultima parte dell’anno l’Italia potrà contare su 123mila nuovi occupati e 36mila disoccupati in meno. Lo rileva il centro studi della Cgia di Mestre secondo cui “nonostante le previsioni siano positive, nel confronto con il secondo semestre del 2016, il gap, rispetto al 2007 (anno pre-crisi), rimane ancora molto importante”.

Rispetto a 10 anni fa, infatti, lo stock medio degli occupati nel secondo semestre di quest’anno sarà inferiore di 142.000 unità mentre i disoccupati saranno 1.447.000 in più. Se, ad esempio, nel 2007 il tasso di disoccupazione era al 6,1 per cento, quest’anno si attesterà all’11,4 per cento: una quota quasi doppia al dato pre-crisi.

“Trainata da una congiuntura internazionale favorevole, la ripresa economica in atto comincia a dare qualche segnale positivo anche sul fronte del mercato del lavoro, benché all’orizzonte si addensano delle nubi minacciose. Se dal prossimo 1 gennaio terminerà la politica monetaria espansiva – spiega il coordinatore dell’ufficio studi Paolo Zabeo – cioè il quantitative easing introdotto dalla Bce in questi ultimi anni, molto probabilmente assisteremo a un progressivo aumento dei tassi di interesse che innalzerà il costo del nostro debito pubblico, mentre gli investimenti saranno meno convenienti”.

Dalla Cgia, infatti, ricordano che rispetto al 2007 dobbiamo recuperare un differenziale di 3,4 punti percentuali di consumi delle famiglie, di 5,9 punti di Pil, di 7,3 punti di reddito disponibile delle famiglie e di 24,8 punti di investimenti (pubblici e privati) e il tasso di disoccupazione, come ricordavamo più sopra, è quasi doppio.

Cam