Consumi, Confartigianato: italiani i più snelli nel Mediterraneo

Spendono 9,7 miliardi l'anno in cibo salva linea

AGO 5, 2017 -

Roma, 5 ago. (askanews) – La dieta mediterranea fa bene alla linea degli italiani. Secondo una rilevazione di Confartigianato, la quota di obesi nel nostro Paese è pari al 9,8% della popolazione adulta, una percentuale che ci assegna il record dei più snelli tra i 7 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e il terzo posto tra gli Stati dell’Ocse (dopo Giappone e Corea del Sud), dove il tasso medio di obesità è del 19,5%.

Se gli italiani sono tra i più in forma al mondo il merito è anche di un’alimentazione in cui prevalgono qualità e genuinità dei prodotti artigiani. Caratteristiche molto apprezzate dai nostri connazionali anche nei consumi tipici dell’estate. Tra gelati, birre, street food, pizza e olio d’oliva le famiglie italiane spendono 9,7 miliardi di euro l’anno.

La spesa maggiore, 3.048 milioni di euro complessivi e 118 euro a famiglia, è dedicata al condimento per eccellenza: l’olio d’oliva. Per il simbolo del cibo made in Italy, la pizza, gli italiani spendono 2.983 miliardi l’anno, pari a 115 euro a famiglia. Nell’alimentazione estiva non può mancare il gelato: i nostri connazionali ne consumano per un valore di 1.849 milioni di euro, con una media di 72 euro a famiglia. Quasi a pari merito la birra, che vale 1.828 milioni, con una spesa media per famiglia di 71 euro.

L’alimentazione italiana fa bene alla linea, ma anche all’economia e all’occupazione. A custodire i segreti del gusto made in Italy, garantendo la qualità e la varietà del nostro cibo sempre più apprezzato da italiani e turisti stranieri, sono i produttori artigiani. Confartigianato ha calcolato che per soddisfare la domanda di gelati, birre, pizza, street food, olio si muove un esercito di 46.566 imprese, con 90.900 addetti.

L’Italia è al primo posto in Europa per la maggiore quota di addetti nelle piccole imprese del settore alimentare, pari al 63,9% a fronte della media Ue del 36,5%. Tra i settori più dinamici vi è quello della birra. Negli ultimi 4 anni, i birrifici artigiani hanno registrato un incremento del 72,7%, al ritmo di 30 birrifici in più all’anno. La rilevazione di Confartigianato mostra che a livello regionale è la Lombardia a vantare il maggior numero di produttori artigiani di gelati, birre, olio d’oliva, pizza, street food e cibo da asporto: 6.837. Secondo posto per l’Emilia Romagna con 4.455 imprenditori, seguita da Sicilia (4.255), Lazio (4.096), Veneto (3.895) e Campania con 3.863 imprese.

La classifica provinciale vede in testa Roma, con 2.982 imprese artigiane. Medaglia d’argento per Milano con 2.053 imprenditori, e terzo posto per Torino (1.892). La top 5 delle province con il maggior numero di produttori artigiani di gelati, olio d’oliva, pizza, street food e cibo da asporto si completa con Napoli (1.766 imprenditori) e Bari (1.013).

“La genuinità delle specialità artigiane – sostiene il presidente di Confartigianato alimentazione, Massimo Rivoltini – fa bene alla salute, mantiene in forma, fa muovere l’economia e contribuisce a mantenere alta la bandiera del food made in Italy nel mondo. La ricetta dei prodotti artigiani è il rispetto delle materie prime e delle tecniche di lavorazione tradizionali, e un’attenzione sempre più diffusa a soddisfare particolari esigenze dietetiche o legate a intolleranze alimentari della clientela”.