Torino, disoccupata si dà fuoco, Cgil: basta tagli all’Inps

"Lentezze burocratiche lasciano senza soldi chi ne ha diritto"

GIU 27, 2017 -

Torino, 27 giu. (askanews) – “Invece di grandi proclami sulla riorganizzazione dell’Inps sarebbe necessario dedicare tempo, risorse e persone, per rispondere alle necessità, in questo caso di sopravvivenza, di chi è in difficolta’, smettendola con i tagli al personale ed alle sedi”. La sollecitazione giunge dalla Cgil di Torino, a poche ore dal dramma che si è consumato in un ufficio dell’Inps del capoluogo piemontese, dove una donna disoccupata si è data fuoco.

“La signora si era rivolta il 24 gennaio al patronato Inca della Cgil, e solo il 12 giugno l’Inps ha accolto la sua domanda, senza però, ad oggi, avere ancora liquidato quanto dovuto – ha riferito la Cgil torinese -. Non solo è stata licenziata, ma è stata anche costretta ad avviare una causa per recuperare il pagamento di stipendi arretrati e del Tfr”.

“Non solo le misure di protezione sociale sono state ridotte, ma le procedure, che rendono le persone un asettico numero di pratica, le lentezze burocratiche e la diminuzione del personale dell’Inps possono lasciare senza soldi, per mesi, coloro che ne hanno diritto” ha commentato il sindacato che “continua la sua battaglia contro la precarieta’ sul lavoro, per il rispetto dei diritti e della dignita’ di ogni lavoratore, per una riforma degli ammortizzatori sociali che sia in grado di dare risposte concrete nella situazione di crisi che stiamo attraversando”.