Energia, biocarburanti avanzati per rispondere a sfide ambientali

Unibo guida progetto Ue Becool in sinergia con il Brasile

GIU 27, 2017 -

Roma, 27 giu. (askanews) – Europa e Brasile insieme per favorire la produzione di biocarburanti avanzati, compresi quelli per il trasporto marittimo e l’aviazione. È la sfida di BECOOL, un nuovo progetto europeo (Horizon 2020) che vede l’Università di Bologna nel ruolo di leader. Tre gli obiettivi centrali, individuare sistemi di colture integrati sia per la produzione alimentare che per quella energetica, identificare sistemi logistici avanzati per la filiera dei biocarburanti e ottimizzare i processi di trasformazione biochimica e termochimica delle biomasse. Sfide che il team guidato dall’Alma Mater affronterà in sinergia con gli animatori di BIOVALUE, progetto brasiliano che si occupa degli stessi temi.

Dopo essere stato presentato a Stoccolma in occasione della European Biomass Conference & Exhibition, BECOOL – annuncia l’ateneo – arriva al suo kick-off meeting il 28 e 29 giugno presso l’Università di Bologna. “La domanda crescente di biocarburanti rappresenta una sfida importante per l’Unione Europea – spiega il docente Unibo Andrea Monti, coordinatore del progetto – che deve fare i conti con precisi e ambiziosi obiettivi economici, politici, sociali ed ambientali. Il Brasile ha obiettivi altrettanto ambiziosi e una più solida tradizione nel settore dei biocarburanti. La stretta collaborazione fra Europa e Brasile è allora determinante per raggiungere i livelli di innovazione necessari al conseguimento degli obiettivi attesi”.

In Europa, i biocarburanti sono soprattutto prodotti da cereali, ma la loro sostituzione con biomasse lignocellulosiche è alle porte. Per arrivare all’utilizzo di colture innovative, non ancora presenti nei tradizionali avvicendamenti colturali, è necessario però mettere a punto adeguate tecniche agronomiche e pensare a sistemi logistici di nuova concezione. Su questo si concentra il progetto BECOOL, che punta a proporre nuove soluzioni per integrare le produzioni alimentari tradizionali con i biocarburanti in modo equilibrato e sostenibile. Altro aspetto di grande interesse, poi, è lo sviluppo di processi innovativi di conversione delle biomasse in biocarburante, basati sull’integrazione fra processi termochimici e biochimici.

“I carburanti tradizionali contribuiscono per un quinto all’emissione globale di gas serra”, conclude Andrea Monti. “Sviluppare biocarburanti alternativi e rinnovabili è dunque una concreta e significativa opportunità per ridurre le emissioni in atmosfera e, al tempo stesso, la dipendenza dell’Europa da fonti fossili”.