Milano, 20 giu. (askanews) – “Il Made in Italy alimentare non ha mai vissuto nel mondo un momento magico come questo”. A dirlo il presidente di Federalimentare, Luigi Pio Scordamaglia, durante il suo intervento al quinto Forum food & Made in Italy del Sole 24 Ore. Tra le opportunità da sfruttare c’è l’export. “Lo scorso anno nel 2016 ha chiuso con un valore in crescita di quasi 4,5-5%,quindi seppure in rallentamento rispetto all’anno precedente è sempre molto positivo”. La cosa che sottolinea Scordamaglia è che “il dato è tendenzialmente positivo perché negli ultimi 16 anni ha fatto più 5,7% di media all’anno.
Anche nei primi mesi di quest’anno, dice il numero uno di Federalimentare, “gli aumenti sono di circa il 6% in valore, il trend di crescita anche in questo caso è ulteriormente accelerato rispetto al 2016. Il dato è strutturalmente positivo, non è solo positivo ma non siamo soddisfatti perché la domanda in giro per il mondo è talmente alta che questo valore è inadeguato a soddisfarla tutta”. A pesare in questo contesto è la dimensione piccola delle imprese del settore agroalimentare, che, ricorda Scordamaglia, sono 56mila, solo 6.500 delle quali con oltre 9 dipendenti.