L’Internet advertising tocca i 2,4 miliardi, video a +45%

I dati dell'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano

GIU 14, 2017 -

Milano, 14 giu. (askanews) – L’Internet advertising nel 2016 tocca i 2,4 miliardi di euro e si conferma essere il secondo mezzo pubblicitario italiano con una quota pari al 30% del mercato, alle spalle della Tv (50%). E nel 2017 verso i 2,6 miliardi. A trainare la crescita del 2016 sono soprattutto i video, che superano abbondantemente i 500 milioni di raccolta e crescono del 41% rispetto al 2015; la crescita continuerà nel 2017 nell’intorno del +35%. E’ quanto emerge dai dati presentati dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano in occasione del convegno “Internet Media: è ora di misurarsi!”.

Dai dati presentati dall’Osservatorio emerge che dopo diversi anni di contrazione – dal 2010 al 2014 – e un 2015 in stallo, il complesso del mercato italiano dei Media (pay e advertising) nel 2016 è finalmente tornato a segnare una crescita significativa, +3%, raggiungendo la quota complessiva di 15,8 miliardi di euro. L’incremento si deve principalmente alla Tv (+8%) e agli Internet Media, che fanno segnare complessivamente un aumento dell’11% per la maggior parte legato a un incremento dei ricavi pubblicitari.

Per quanto riguarda la componente advertising, il mercato pubblicitario complessivo nel 2016 vale 7,75 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 2015. Come già detto Internet vale 2,36 miliardi di euro, con il 30% di share anch’esso in crescita rispetto al 29% dell’anno precedente. La Stampa segna un altro calo dal 17% di quota di mercato dell’anno precedente all’attuale 15%. Stabile la Radio al 5%.

Il comparto con la maggiore crescita percentuale (+76%) è rappresentato dal Native (ossia gli elementi testuali/grafici/video all’interno di widget di raccomandazione, di flussi di news o di pagine di navigazione) che raggiunge nel 2016 i 30 milioni di euro, grazie alla capacità di superare gli ad blocker e alle potenzialità di questi formati in termini di minor invasività e maggior engagement verso i consumatori.

La raccolta pubblicitaria in larga parte avviene ancora su Pc, con un peso pari al 65% del totale. Lo Smartphone raggiunge un valore di 706 milioni di euro, in crescita del 54% rispetto al 2015 e con un peso pari al 30% dell’Internet advertising complessivo (era il 21% lo scorso anno); nel 2017 potrebbe crescere ancora oltre il 30%, arrivando vicino al miliardo di euro di raccolta.

“Siamo al giro di boa per il mercato della pubblicità online – ha spiegato Giuliano Noci, responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano – Da quattro anni è ormai il secondo mezzo in Italia, ma proprio perché i numeri in gioco iniziano a essere significativi, è ora chiamato ad affrontare alcune prove per dimostrare la propria efficacia e il proprio impatto sugli obiettivi di business delle aziende”.