Sud, ok cdm a dl con Zone economiche speciali e “Resto al sud”

Strumenti di velocizzazione degli investimenti pubblici e privati

GIU 9, 2017 -

Roma, 9 giu. (askanews) – Incentivi ai giovani imprenditori, una disciplina ad hoc per le Zes, le Zone economiche speciali, nelle aree portuali, corsie speciali per semplificare e agevolare gli investimenti pubblici e privati. Sono tra le misure principali contenute nel decreto legge sul Sud approvato dal Cdm.

Il decreto, che fa seguito a quello dello scorso dicembre con il quale sono stati aumentati gli incentivi agli investimenti industriali, “prosegue lo sforzo del Governo di attivare interventi di aiuto ad alta intensità al Mezzogiorno”, afferma palazzo Chigi in una nota dopo il cdm.

In particolare, il nuovo provvedimento mira a incentivare, anche con significative risorse aggiuntive, la nuova imprenditorialità, prevede una specifica disciplina per la istituzione di zone economiche speciali (Zes), con particolare riferimento alle aree portuali, nonché una serie di misure di semplificazione e per la velocizzazione degli investimenti, pubblici e privati, nel Mezzogiorno.

Attraverso la misura “Resto al sud” si offre un forte sostegno alla nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi propri per avviare un’attività propria – nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi – una dotazione di 40.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante. Sono escluse le spese per progettazione e quelle per personale, al fine di evitare di alimentare mercati delle consulenze e comportamenti opportunistici, mentre è prevista la possibilità di azioni di accompagnamento nelle fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale da parte di enti pubblici e non, opportunamente accreditati. (Segue)