Roma, 9 giu. (askanews) – “Abbiamo posto un problema che riguarda l’assetto societario. Perchè abbiamo ribadito che stiamo parlando di un grande gruppo italiano e abbiamo posto il problema che riguarda la possibilità di averre nell’assetto proprietario non solo Mittal ma avere anche la possibilità di presenze diverse per una garanzia ulteriore di quello che sta avvenenedo compreso anche naturalemente il ruolo del governo”. Lo ha riferito il numero uno della Fiom-Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro sindacati-governo sull’Ilva, sottolineando: “Siamo in presenza di Arcelor-Mittal che controllerebbe come gruppo complessivo, quindi, se ci sono altri produttori o una valutazione da fare anche rispetto al ruolo di Cassa depositi e prestiti per noi è un elemento che va visto perchè la composizione proprietaria è un altro elemento di garanzia rispetto più in generale a quello che sta avvenendo”.
“Noi abbiamo posto come tema di riflessione al governo anche questo (ingresso Cdp, ndr). Nella discussione va tenuto aperto anche questo elemento perché in termini di garanzia pensiamo che anche questo sia un punto importante, poi le valutazioni le dovrà fare il governo. E’ un tema che ci siamo sentiti in dovere di porre. Oltre a Ilva ci sono tante altre vicende aperte che richiamano il ruolo strategico del siderurgico nel nostro Paese”.