Orvieto di vino, il re degli enologi per “legare” sacro e profano

Il miracolo eucaristico si lega al valore simbolico del vino

GIU 8, 2017 -

Roma, 8 giu. (askanews) – La rappresentazione “Vedere per Credere – Credere per Vedere”, che il giorno del Sacro Corporale alle ore 21:00 metterà in scena nella cattedrale di Orvieto il suggestivo racconto del Miracolo Eucaristico del Corporale, avrà quest’anno un forte legame con una delle maggiori e migliori vocazioni e tradizioni del territorio, ossia il vino, il “nettare della Rupe”. Ad introdurre la performance di e con Guido Barlozzetti, sarà infatti un prologo di Riccardo Cotarella, presidente dell’Unione Mondiale degli Enologi e presidente del Comitato Scientifico Orvieto diVino, organismo che sostiene lo spettacolo. Il suo intervento in particolare verterà sul tema del valore simbolico e sacrale del vino. Del resto la tradizione cristiana nello stesso atto eucaristico affida al vino un elevato significato religioso come emblema del sangue di Cristo.

È in tale chiave di stretta correlazione che, dopo la rappresentazione “Vedere per Credere – Credere per Vedere”, la liaison continuerà nella splendida e intensa atmosfera dei sotterranei del Duomo, dove gli spettatori potranno partecipare a una degustazione dei vini di del territorio orvietano, curata dal Consorzio Tutela Vini Orvieto, realizzando così un originale momento di forte significato storico, ambientale e culturale. Sarà un’occasione che, al tempo stesso, vuole essere sobria ed elegante per ricordare in senso comunitario e solidale il valore e la tradizione del vino di Orvieto, una produzione che trae le sue origini sin dal tempo degli Etruschi e poi negli anni connotatosi come il vino dei Papi.