Asi: Studio approfondito del sole grazie al coronografo Metis

Collaborazione con Inaf.Sarà integrato nella sonda Solar Orbiter

MAG 23, 2017 -

Roma, 23 mag. (askanews) – Prosegue il cammino verso la conclusione della realizzazione della sonda che permetterà di intraprendere l’esplorazione del confine più interno del Sistema Solare: Solar Orbiter, il programma dell’Agenzia spaziale europea, che con il contributo italiano per alcuni dei suoi strumenti, permetterà di osservare il Sole a distanza estremamente ravvicinata. A bordo della sonda sono previsti 10 strumenti uno dei quali italiano, il coronografo Metis, che osserverà nei minimi dettagli l’atmosfera della nostra stella in continua espansione per la sua altissima temperatura, a milioni di gradi, e frequentemente perturbata da gigantesche eruzioni di plasma.

Lo strumento Metis, finanziato e gestito dall’Agenzia spaziale italiana, è stato ideato e realizzato da un team scientifico di diversi istituti Inaf e università italiane, principalmente di Torino, Milano, Padova, Firenze, Napoli e Catania, e da un consorzio industriale formato dalla Ohb Italia di Milano e la ThalesAlenia Space di Torino, in collaborazione con l’istituto Max Planck per lo Studio del Sistema Solare (Mps) di Göttingen in Germania, e l’Accademia della Scienze della Repubblica Ceca. Il contributo italiano alla sonda si rafforza anche con lo strumento Solar wind analyzer per il quale l’Asi ha realizzato la Data processing unit. A giugno il Raggruppamento temporaneo di imprese composto da Technosystem Developments, Sitael, Leonardo, Planetek, responsabile della realizzazione della DPU, consegnerà l’unità al Mullard space science laboratory (UK).

Sarà un’impresa mai tentata finora quella di Solar Orbiter, il cui lancio è previsto per il 2019, che si avvicinerà alla nostra stella più di Mercurio, il pianeta più interno del Sistema solare, e uscirà dal piano dell’orbita terrestre per osservare per la prima volta i poli del Sole. “La complessità del programma Metis è consistita principalmente nel coordinare i vari contributi, inclusi quelli dei partner stranieri, all’interno della pianificazione temporale della missione Solar Orbiter estremamente sfidante, che ha portato alla consegna dello strumento in meno di 3 anni dall’inizio della fase realizzativa” dice Marco Castronuovo, program manager Asi di Metis. “Garantire poi il rispetto dei requisiti tecnici molto stringenti del coronografo, quali la cleanliness e l’accuratezza di lavorazione delle superfici degli specchi, ha richiesto l’utilizzo di tecnologie al limite dello sviluppo attuale”.

Il coronografo Metis creerà un’eclisse artificiale, permettendo l’osservazione dell’emissione della corona solare che, anche dove appare più intensa, è milioni di volte più debole di quella del disco. Grazie ad un innovativo ed ingegnoso disegno ottico, Metis è il primo coronografo in grado di ottenere immagini della corona solare simultaneamente in luce visibile e ultravioletta. Le sue osservazioni saranno cruciali per arrivare a svelare finalmente i meccanismi di innesco e propagazione delle eruzioni e onde d’urto solari, causa di violente perturbazioni di eliosfera e magnetosfere planetarie inclusa quella terrestre.