Torino, Assessore a Innovazione: città punta su green mobility

Profumo: entro il 2025 il 10% delle auto sarà elettrico

MAG 2, 2017 -

Torino, 2 mag. (askanews) – Elettrica, condivisa e a guida autonoma: è l’identikit dell’auto del prossimo futuro emerso oggi a Torino, nel corso di un evento su “Smart City e Mobilità sostenibile”. L’occasione per fare il punto sulla mobilità elettrica nelle città è stato l’arrivo a Torino dell’Europe Electric Vehicle Road Trip (Evrt) organizzato dalla Business School Escp Europe e Global Evrt, un tour a impatto zero di vetture elettriche Tesla, che sono partite il 25 aprile da Londra e e dopo 6.500 km e 12 capitali europee approderanno il 10 maggio a Parigi.

A confronto i diversi modelli di business di start up del settore della mobilità ecologica e colossi come Google, ma anche le lacune ancora da colmare per far sì che la mobilità elettrica decolli, come la realizzazione di infrastrutture per ricaricare le auto, auto che per ora non hanno prezzi alla portata di tutti, fino alla logistica e al trasporto ecologico delle merci in città.

Francesco Profumo, presidente del campus torinese di Escp Europe ha detto che tra il 2020 e il 2015 “il 10 per cento delle auto nuove in Europa saranno elettriche. Questo cambierà le infrastrutture e il modo di muoversi nelle nostre città e bisognerà razionalizzare il sistema delle ricariche. Torino, anche grazie al suo Energy Center, vuol essere uno dei poli dell’innovazione in questo campo”.

L’assessore Pisano ha detto che la Città vuol puntare sulla mobilità elettrica. “Entro l’estate arriveranno 20 pullman in città a impatto zero” ha spiegato Pisano, che ha in cantiere diversi progetti. “Incroceremo poi i dati che arrivano da Infoblu e dalle scatole nere delle auto di un campione di cittadini, per studiare il traffico, analizzare i comportamenti dei torinesi per migliorare la mobilità, la qualità dell’aria e incentivare anche i servizi pubblici” ha spiegato l’assessore.

“Entro il 2025 in Piemonte vorremmo la parità tra il numero di veicoli a emissione zero e quelli tradizionali” ha annunciato Pisano. Un obiettivo ambizioso, ha spiegato che non può prescindere da accordi tra pubblico e privato.

E sul trasporto merci a emissioni zero nelle città e sull’efficienza dei percorsi da adottare c’è chi ha già creato un modello di business. Si tratta della start up Pony zero, incubata al Politecnico di Torino e presente anche a Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova e Palermo. “Trasportare merci a emissioni zero è il nostro obiettivo e la start up sta crescendo. Oggi ha 120 dipendenti. Ci basiamo su una flotta di mezzi elettrici, da bici ad auto e su una piattaforma che studia l’efficienza dei percorsi e delle consegne nelle città. Abbiamo un algoritmo proprietario che organizza i nostri mezzi” ha spiegato il direttore generale di Pony Zero Dario Montagnese.

“La sfida è il tema delle infrastrutture di ricarica. Dobbiamo costruire una nostra rete privata su terreni nostri o di società partner. Sarebbe bello poi riuscire a condividerla con enti locali” ha osservato Montagnese. Un capitolo questo tutto ancora da scrivere.

“Al momento dialoghiamo con tutte le aziende. Non c’è una formula magica per diventare città smart. Torino è già piuttosto avanti, ma ogni città si crea il suo modello” ha concluso Pisano.

Secondo il rapporto Euromobility, Torino è la terza città più “eco-mobile” di Italia dopo Milano e Parma.