Banche, Visco: italiane hanno retto, problemi in via di soluzione

Ricapitalizzazione Mps ben avviata, su Venete siamo avanti

APR 22, 2017 -

Washington, 22 apr. (askanews) – Sono tutti in via di soluzione i problemi delle banche italiane legati alle conseguenze della crisi del 2011. Lo ha sottolineto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che da washington, dove ha partecipato agli incomtri primaverili del Fmi, ha fatto il punto della situazione, sia per quanto riguarda il nodo delle banche salvate sia per quello dei crediti in sofferenza. Definendo “ben avviata” la ricapitalizzazione di Monte Paschi mentre sulle banche venete “siamo avanti”.

Il tema di fondo secondo Visco è che “le banche italiane hanno retto. I capital ratios si sono alzati notevolmente, e sono raddoppiati. La svalutazione dei crediti in sofferenza è stata alzata e adesso è a livelli europei, anche superiore. Restano alcuni problemi di banche grandi, medie e piccole. A me sembra che sono avviati in buona parte a soluzione. Tra le grandi conoscete la situazione di Mps dove c’è questa ricapitalizzazione precauzionale ai sensi della Brrd: adesso ci muoviamo entro parametri molto stretti dati dalle norme europee date negli ultimi anni”. Su Popolare di Vicenza e Veneto Banca “c’è un discorso in atto che riguarda la banca d’Italia, perchè noi abbiamo una responsabilità di stabilità finanziaria e quindi su quello siamo direttamente non solo responsabili ma anche chiamati a intervenire nei confronti delle altre autorità di supervisione e vigilanza dei quali noi facciamo parte”.

Restano le quattro banche portate a soluzione nella impossibilità di altri altri strumenti e le altre tre piccole banche per le quali “è stata avviata la soluzione integrandosi in un grande gruppo”. Nei giorni scorsi Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti sono state cedute a Ubi banca con il disco verde di Via Nazionale.

“Noi – ha assicurato il Governatore – siamo molto attenti sulle piccole banche, con le differenze di valutazione che ci possono essere con altri osservatori esterni, ma non vedo altro forte motivo di preoccupazione in questo momento se dal punto di vista macroeconomico le cose vanno come ci si aspetta nella media”.