Roma, 11 apr. (askanews) – La percentuale massima di Ape volontario che potrà essere chiesta oscillerà tra il 75 e il 90% in relazione alla durata dell’anticipo, mentre l’importo minimo dovrà essere di almeno 150 euro. Lo riporta oggi il Sole 24 Ore. La partenza dell’anticipo potrebbe però slittare rispetto alla data del 1° maggio, perché si sta ancora lavorando alla piattaforma informatica che dovrà gestire l’operazione. Le indicazioni sono emerse nel convegno “Tuttolavoro” svoltosi nella sede del quotidiano confindustriale. Il ritardo, comunque, potrebbe essere contenuto in massimo 15 giorni. Tutto confermato, invece, per l’Ape sociale.
Stefano Patriarca, consigliere economico dell’unità di coordimento della politica economica della presidenza del Consiglio ha sottolineato che l’Ape non è un anticipo pensionistico, ma un anticipo finanziario a garanzia pensionistica, sottolineando così che non si tratta di andare prima in pensione, ma della possibilità di avere un reddito-ponte da 63 anni fino alla maturazione del requisito anagrafico per l’assegno previdenziale di vecchiaia. Anticipo – spiega il Sole 24 Ore – che poi sarà restituito in rate mensili per 20 anni a partire dalla decorrenza della pensione vera e propria.