Italia avida di tasse sul lavoro e spendacciona sulle pensioni

Mentre sono bassi gli investimenti in ricerca e sviluppo

APR 11, 2017 -

Roma, 11 apr. (askanews) – Costo del lavoro tartassato in Italia, con il quinto posto assoluto di tutta l’Ocse sul cuneo fiscale.

Ma no solo, il Belpaese spicca doppiamente anche sul come vengano impiegate queste risorse raccolte in tasse: una montagna di gettito, la più elevata in termini di Pil tra tutti i Paesi avanzati, viene riversata nel sistema pensionistico. All’opposto sempre l’Italia è tra i fanalini di coda sulla spesa in ricerca e sviluppo.

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha appena pubblicato il suo rapporto annuale sulle tassazione sul lavoro. E se si guarda al cuneo fiscale, ossia il peso di tutte le tasse che gravano sul costo del lavoro, nel 2016 in Italia è risultato pari al 47,8 per cento. Una incidenza di oltre 10 punti percentuali superiore alla media Ocse, pari al 36 per cento.

Quantomeno, secondo l’Ocse lo scorso anno questa voce ha mostrato una limatura di 0,08 punti percentuali, sempre in Italia. Il livello italiano è comunque inferiore a quello della Germania, seconda assoluta con un cuneo fiscale 2016 al 49,4 per cento. Al primo posto in questa graduatoria si piazza il Belgio, con il 54 per cento, mentre dopo la Germania si trovano Ungheria (48,2%) e Francia (48,1%).

All’opposto il livello più basso assoluto è il 7 per cento del Cile, preceduto dalla Nuova Zelanda con il 17,9 per cento e il Messico con il 20,1 per cento. Basso il cuneo fiscale anche in Svizzera, quart’ultima con il 21,8 per cento, mentre negli Usa è al 31,7 per cento.

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