Portogallo punta a ricavi per 26 miliardi tra 10 anni

Nel 2016 ricavi per 12,7 miliardi

MAR 23, 2017 -

Roma, 23 mar. (askanews) – Alla BTL di Lisbona, che si è appena conclusa, il Portogallo ha dimostrato di avere le idee chiare in tema di turismo. Esempio lungimirante di crescita e sviluppo, il Paese punta adesso ad affermarsi come modello di riferimento nel settore turistico. “Guidare al futuro del turismo” è il leitmotiv della Strategia per il Turismo 2027 (ET 27), il quadro strategico per il turismo in Portogallo per i prossimi 10 anni.

L’obiettivo è affermare il turismo come hub per lo sviluppo economico, sociale e ambientale su tutto il territorio, posizionando il Portogallo come una delle mete turistiche più competitive e sostenibili in tutto il mondo. Una strategia che nasce, innanzitutto, per rispondere a uno degli obiettivi del programma di governo: “Investire nella pianificazione partecipata del turismo attraverso un Piano Strategico Nazionale per il Turismo.”

Secondo i dati INE, il Portogallo ha registrato un record di pernottamenti, raggiungendo un nuovo massimo di 53,5 milioni (+9,6% rispetto all’anno precedente). Il turismo ha chiuso l’anno con una crescita del 10,7% dei ricavi, attestandosi a 12,7 miliardi di euro (+1,2 miliardi di euro) e rappresentano il 16,7% del totale delle esportazioni.

ET 27 definisce obiettivi economici in termini di pernottamento e più in generale in termini di entrate del settore turistico, con una chiara focalizzazione sulla coesione territoriale e sulla crescita qualitativa finalizzate a raddoppiare in 10 anni i ricavi turistici. Tradotta in cifre, la strategia fissa un obiettivo ambizioso: portare la crescita da 12,7 miliardi di euro nel 2016 a 26 miliardi di euro nel 2027 e il numero di pernottamenti dagli attuali 53,5 milioni (2016) agli ambiziosi 80 milioni di pernottamenti.

Dal punto di vista sociale, questa strategia prevede tre obiettivi: estendere l’attività turistica tutto l’anno, proponendo di arrivare al 2027 con un tasso di stagionalità più basso che mai; aumentare le qualifiche dei professionisti del turismo raddoppiando il livello di qualifiche della istruzione secondaria e post-secondaria e garantire che il turismo crei un impatto positivo sulle regioni in cui si svolge attività turistica. Tutto questo con la consapevolezza che oltre il 90% della popolazione residente considera positivo l’impatto del turismo nel suo territorio. Si definiscono anche obiettivi ambientali, con la certezza che oltre il 90% delle imprese turistiche adotta misure di uso efficiente di energia e acqua e sviluppa azioni di gestione ambientale dei rifiuti.