Nasce in Italia hub formazione d’eccellenza nell’automotive

E' la Motorvehicle University of Emilia-Romagna

MAR 20, 2017 -

Roma, 20 mar. (askanews) – I giovani talenti italiani e di tutto il mondo con la passione per l’innovazione delle due e quattro ruote finalmente chiamati dai principali brand internazionali dell’automotive a sviluppare il futuro del settore, attraverso due nuove lauree magistrali in un hub per la formazione d’eccellenza, il Muner, acronimo di Motorvehicle University of Emilia-Romagna.

Il progetto, unico nel panorama italiano e straniero, è stato fortemente voluto dalla Regione Emilia-Romagna, territorio al vertice delle classifiche europee per innovazione e qualità della vita, che ha sviluppato un raccordo sinergico tra università, enti di ricerca e industria. Nell’associazione Motorvehicle University of Emilia-Romagna sono infatti coinvolti gli atenei sinonimo di alta formazione – Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma – e le case motoristiche che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy nel mondo e che affondano le radici storiche nel territorio: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati e Toro Rosso.

“Quattro università, tra le più antiche al mondo, e otto case motoristiche leader a livello globale insieme per attrarre ragazzi motivati e di talento. Siamo di fronte a un progetto unico nel panorama nazionale e internazionale, che conferma l’Emilia-Romagna non solo quale cuore europeo della nuova manifattura che si sta ridisegnando a livello globale grazie all’incontro tra scienza, ricerca e produzione, ma anche quale piattaforma dell’alta formazione con un grande valore aggiunto”, afferma Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna. “La terra dei motori e la sua straordinaria vocazione a coniugare design industriale, perfezione del prodotto artigianale e frontiera dell’innovazione tecnologica ha deciso di fare sistema. Lavorare insieme è la risposta alla complessità della globalizzazione e alle sfide che essa pone soprattutto ai territori, che possono svolgere un ruolo nel nuovo assetto se sanno diventare hub di quelle innovazioni, anche nella formazione del capitale umano, di cui si nutre l’integrazione delle economie. E il fare rete, la scelta che abbiamo fatto come Regione con il Patto per il Lavoro sottoscritto insieme a imprese, sindacati, atenei, associazioni con l’obiettivo primario di favorire lo sviluppo e creare occupazione, si sta rivelando vincente, con l’Emilia-Romagna regione che cresce di più in Italia, al livello delle aree più avanzate d’Europa. Dunque, un progetto importante per la regione ma anche per il Paese, che deve saper valorizzare le sue eccellenze e metterle in rete per ricucire le fratture e tornare a crescere e competere unito”.

Attraverso le università e la case motoristiche, l’hub Motorvehicle University of Emilia-Romagna punta ad attrarre nella regione i migliori studenti universitari di tutto il mondo con l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro gli ingegneri di domani, i professionisti che progetteranno veicoli stradali e da competizione, i sistemi di propulsione sostenibili e i sottosistemi per le funzionalità intelligenti e gli impianti di produzione all’insegna dell’Industria 4.0.

Le due lauree magistrali internazionali e inter-ateneo, con corsi completamente in inglese che prenderanno il via dal prossimo anno accademico 2017/2018, sono “Advanced Automotive Engineering” e “Advanced Automotive Electronic Engineering”. I docenti saranno selezionati grazie alla collaborazione del Comitato scientifico dell’Associazione tra professori universitari e professionisti esperti, italiani e stranieri, attraverso un bando internazionale. Gli studenti saranno ammessi al corso di laurea in un numero massimo di 150 all’anno: 120 per Advanced Automotive Engineering e 30 per Advanced Automotive Electronic Engineering. Saranno selezionati a seguito di un’accurata valutazione dei loro meriti e di un colloquio tecnico e motivazionale. Sarà, inoltre, verificato il possesso di adeguate competenze linguistiche nella lingua inglese di livello B2.

Gli insegnamenti, interamente in lingua inglese, prevedono sia una parte teorica che di laboratorio tenuta negli atenei e nei laboratori aziendali dei partner industriali, in modo da sviluppare competenze professionali di alto livello, secondo una logica learning by doing. I tirocini obbligatori si svolgeranno presso i partner industriali e le attività di tesi, organizzate in modalità project work, presso i laboratori di ricerca universitari e aziendali.