Fs, Mazzoncini: quota M5 primo laboratorio per ruolo acceleratori

Banco di prova per dimostrare cosa può fare Fs anche altrove

MAR 20, 2017 -

Milano, 20 mar. (askanews) – Per l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, la recente acquisizione di una quota di M5, società di gestione della linea lilla della metropolitana di Milano, è un “primo laboratorio” per dimostrare quanto le Ferrovie possono fare per accelerare la costruzione di nuove infrastrutture per il trasporto pubblico locale in tutto il Paese. Lo ha detto a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnco di Milano.

“Credo che Sala abbia da un lato capito lo spirito con cui vogliamo approcciarci con la quota in M5 e dall’altro che abbia fatto una operazione razionale che tiene conto delle norme e dei vincoli cui è soggetta la pubblica amministrazione. Ma perché abbiamo acquisito la quota di M5? Una delle ragioni per cui il paese è in difficoltà dal punto di vista della competitività è la scarsa infrastrutturazione nelle metropoli. Milano sicuramente può diventare un’area metropolitana potentissima, ma il problema è la mobilità interna” ha detto riferendosi, tra l’altro, allo stop del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, all’esercizio del diritto di prelazione sulla quota M5 che ha spianato la strada a Fs.

“Credo che Fs sia il soggetto che posa svolgere un ruolo determinate nello sviluppo delle infrastrutture nelle metropoli nei prossimi anni. La partecipazione in M5 è il primo laboratorio, la linea può estendersi a Monza collegando due città che non hanno un sistema di trasporto forte. Credo che l’ingresso di Fs al posto di Astaldi possa dare una grossa accelerazione agli investimenti, ma essere anche un bando di prova per dimostrare che Fs può essere un acceleratore in altre città” ha aggiunto.