Confindustria: attività industriale recupera a febbraio (+1,3%)

Dopo la correzione di gennaio (-2,3%)

MAR 13, 2017 -

Roma, 13 mar. (askanews) – La produzione industriale italiana mostra un’estrema volatilità tra fine 2016 e inizio 2017, dovuta soprattutto a fattori statistici legati agli effetti di calendario. Il centro studi di Confindustria (Csc) rileva un incremento dell’attività dell’1,3% a febbraio su gennaio, quando c’è stata una diminuzione del 2,3% su dicembre, comunicata oggi dall’Istat.

Il calo di gennaio è stato più profondo di quanto stimato dal Csc (-1,2%) e dal consenso (-0,6%) ed è in parte riconducibile anche a una correzione tecnica dopo il forte aumento dell’attività rilevato dall’Istat a dicembre (+1,4%). L’arretramento di gennaio ha più che annullato la variazione ereditata da fine 2016 (il trascinamento statistico è pari a +1,5%), così nel primo trimestre dell’anno la produzione in-dustriale registra un acquisito di -0,3% congiunturale. Nel quarto trimestre del 2016 si era avuto un progresso dell’1,1% sul terzo (rivisto al ribasso dal +1,3% comunicato il mese scorso).

Gli indicatori qualitativi continuano a mostrare anche a inizio 2017 un’intonazione positiva, che si riflette solo in parte nei dati effettivi. Le indagini Pmi markit puntano a una tendenza favorevole della produzione nei prossimi mesi: secondo i direttori degli acquisti gli ordini manifatturieri sono ulteriormente cresciuti in febbraio, a un ritmo più veloce rispetto a quello rilevato il mese precedente (indice a 56,2 da 53,8, valore massimo da dicembre 2015), grazie al contributo di entrambe le componenti della domanda. Quella interna, in particolare, mostra l’andamento migliore e dovrebbe sostenere l’attività nei mesi primaverili, come rileva anche il Pmi dei servizi, risultato in forte salita a febbraio grazie ai robusti incrementi di produzione e ordini.