Ance Modena: non possiamo più finanziare ricostruzione post-sisma

Neri: serve ordinanza regionale per sanare situazione insostenibile

MAR 9, 2017 -

Bologna, 9 mar. (askanews) – Ritardi dei pagamenti anche di oltre un anno da parte della pubblica amministrazione e progettisti che si trovano in difficoltà a gestire la complessità delle procedure burocratiche per ottenerli: sono ostacoli ormai insormontabili. La situazione che stanno vivendo le aziende edili impegnate nella ricostruzione dopo il terremoto del 2012 in Emilia è ormai diventata insostenibile. A lanciare l’allarme è l’Associazione dei costruttori modenesi.

Gli imprenditori del settore, come denuncia l’Ance di Modena in una nota stampa, si trovano a sopportare lunghe attese per ottenere dalla Regione e dai Comuni la liquidazione dello stato avanzamento lavori e, al contempo, devono pagare, in tempi certi, i propri fornitori. “Molte aziende edili – ha spiegato Giovanni Neri, presidente di Ance Modena – se vogliono continuare ad avere le forniture di materiali e continuare ad avvalersi di subappaltatori a cui affidare parte dei lavori, devono anticipare i pagamenti anche di parecchi mesi rispetto al momento in cui incassano il ‘Sal’. Una situazione difficile che sta incrementando nel tempo l’esposizione finanziaria e l’indebitamento delle imprese verso le banche”. Tutto questo, come ha denunciato l’associazione, sta causando un “assurdo paradosso: per evitare le gravi conseguenze derivate da un’eccessiva esposizione bancaria molte aziende sono costrette a bloccare i lavori nei cantieri nel momento in cui presentano la richiesta di Sal, per poi riprenderli solo a pagamento avvenuto; questo determina un notevole aumento dei costi e un prolungamento dei tempi necessari per la ricostruzione”. (segue)