Economia Circolare, le nuove sfide in convegno AICQ a Roma

Il 7 aprile a facoltà ingegneria università La Sapiemza

MAR 8, 2017 -

Roma, 8 mar. (askanews) – Il termine “Economia Circolare” è solo uno slogan di moda o un approccio concreto per superare i problemi che affliggono oggi l’economia e il lavoro in tutto il mondo? La misura dello sviluppo è rappresentata semplicemente dal Pil?

Se ne parla a Roma il 7 aprile, presso la facoltà di Ingegneria dell’Università La Sapienza in un incontro organizzato dall’Associazione Italiana Cultura Qualità (Aicq) che verrà introdotto da Antonio Scipioni, Università di Padova, presidente AICQ Comitato Ambiente ed Energia, Claudio Rosso, presidente AICQ Nazionale Sergio Bini, presidente AICQ CI. Previsti gli interventi di Fabio Eboli , Senior Economist, Ministero dell’Ambiente, Anna Moreno (ENEA), Sara Toniolo (Università di Padova), Riccardo Rifici, (Ministero dell’Ambiente), Massimo Tronci (Università Sapienza), Mario Fargnoli (MIPAAF), Marco Soverini, dottore commercialista, Armando Romaniello (Certiquality).

Una risposta a questi quesiti viene dalle nuove disposizioni legislative (D.Lgs. 254/2016), dettate dalla direttiva europea 2014/95/UE, che prevedono l’obbligo di inserire informazio-ni non finanziarie (relative a prestazioni ambientali e sociali) nei bilanci che si faranno nel 2018 in relazione all’esercizio 2017 per “enti di interesse pubblico” quali società quotate, banche ed assicurazioni.

Oggi come oggi, infatti – si legge in una nota degli organizzatori – il concetto di progresso non può essere scisso da quello di Consumo di risorse. Stiamo andando infatti verso un periodo che implica la gestione delle risorse scarse, in cui l’ottimizzazione dei cicli produttivi, come pure l’uso di tecnologie innovative, non possono più prescindere dall’implementazione di politiche di sostenibilità ambientale. In quest’ottica, risulta opportuno analizzare i vari programmi di finanziamenti Europei 2014-2020, che si basano fondamentalmente su questo concetto, ormai imprescindibile. A conferma di questa tendenza vi è anche la forte ascesa dei green bond (obbligazioni emesse per finanziare investimenti in tutti i settori della green economy), che hanno raggiunto gli 81 miliardi di dollari nell’ultimo anno, circa il doppio rispetto al 2015 e oltre 30 volte tanto l’ammontare raggiunto nel 2012.