Milano, 3 mar. (askanews) – L’assemblea dei soci del Milan, che avrebbe dovuto sancire un nuovo inizio per il club rossonero con il closing dell’operazione coi cinesi, si è conclusa dopo appena mezz’ora senza assumere alcuna decisione. La proposta di Fininvest, letta a inizio assemblea dall’amministratore delegato e vicepresidente vicario del Milan, Adriano Galliani, è stata quella di “non assumere alcuna deliberazione su tutti i punti all’ordine del giorno” che prevedevano il rinnovo del cda, del collegio sindacale e una modifica all’articolo 6 dello statuto societario. Visto che “non si sono verificate le condizioni della sospensiva” e “il closing non potrà avere luogo” l’azionista di maggioranza ha proposto di “non assumere alcuna deliberazione”.
La proposta passata a maggioranza ha suscitato i mal di pancia e le proteste di alcuni piccoli azionisti a partire dall’avvocato Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’associazione dei piccoli azionisti, che ha sottolineato come “il closing non riguarda solo Fininvest” e ha chiesto “agli amministratori presenti se avessero qualcosa da rimproverarsi sulle scelte fatte”.
Dello stesso tenore le domande di altri piccoli azionisti a cui Galliani sostanzialmente non ha potuto fornire risposte. “Io non ho alcun titolo per dare risposte, non rappresento Fininvest – ha detto l’amministratore delegato – la trattativa è condotta da Fininvest e Ses, le risposte le danno loro. Il Milan non è il soggetto ma l’oggetto della trattativa. Io mi occupo bene o male del Milan, non della trattativa. Non so cosa decideranno e quale sarà il futuro di A.C. Milan”. “Il Milan – ha aggiunto rispondendo a un altro piccolo azionista – non si sente preso per i fondelli. Fininvest sta adempiendo ai suoi obblighi, gli stipendi sono puntualmente pagati, non c’è nulla che non funzioni. La vita societaria procede tranquilla e serena indipendentemente dalla trattativa in corso”.