Intesa SanPaolo vola in borsa dopo no a Generali: mercato approva

Broker approvano la scelta di Messina: disciplina e trasparenza

FEB 27, 2017 -

Milano, 27 feb. (askanews) – Piazza Affari premia Intesa Sanpaolo (+4,5% a 2,168 euro) per la decisione, annunciata venerdì a mercati chiusi, di rinunciare alla campagna di Trieste. Di contro scende Generali (-3,6% a 13,59 euro) con il venir meno dell’appeal speculativo sul titolo. Da parte delle case d’affari è un coro unanime di plauso all’approccio “trasparente e disciplinato” adottato dal management nel valutare possibili opzioni strategiche. Intesa, scrivono gli analisti di SocGen, “ha mostrato un approccio di gestione coerente e disciplinato nonchè di attenzione al valore dei propri azionisti”. Stesse parole, “disciplina e trasparenza”, usate anche dagli analisti di Credit Suisse, secondo cui il titolo (“una delle azioni più attrattive nel Sud Europa”) è destinato ad apprezzarsi dopo aver sottoperformato nelle ultime settimane. La decisione di archiviare il dossier Generali “è segno di una rigorosa disciplina di gestione per quanto riguarda l’M&A”, scrive ancora Kepler.

Bene quindi la scelta di accrescere per via endogena la creazione e distribuzione di valore per i propri azionisti. “Il venir meno del rischio M&A migliora la visibilità sul payout ratio e dovrebbe guidare un re-rating del titolo”, sottolinea Morgan Stanley, per cui Intesa è l’unico titolo in Italia valutato overwieght. Gli analisti di Banca Akros, che si erano detti scettici su un deal con Generali fin dall’inizio, si dicono “felici” che il progetto sia stata abbandonato e hanno rivisto al rialzo il rating da Neutral a Accumulate. “Incertezza rimossa” è il titolo del report odierno di Bofa Merrill Lynch che mantiene la raccomandazione buy.

Intesa “ha ora la capacità di migliorare il proprio modello di business e gli utili in maniera organica grazie alle scelte strategiche proattive fatte nel passato”, spiega Natixis. “La fiducia del mercato è stata ristabilita – sottolineano infine gli analisti di Citi – se ci saranno in futuro possibilità di crescita esterna il precedente di Generali, ossia non portar avanti un progetto che non corrisponda appieno ai paletti chiave posti dal management, dovrebbe fornire conforto per il futuro”.