L’inflazione alza la testa: a gennaio all’1%. Ai massimi dal 2013

Per maltempo volano prezzi di frutta e verdura. In rialzo benzina

FEB 22, 2017 -

Roma, 22 feb. (askanews) – A gennaio l’inflazione alza la testa con un’accelerazione che porta l’indice all’1% dallo 0,5% di dicembre. Si tratta del livello più alto dall’agosto del 2013 quando l’inflazione era all’1,2%. Su base mensile l’aumento è stato dello 0,3%. Lo ha comunicato l’Istat che ha rivisto al rialzo le stime preliminari.

Il rialzo dell’inflazione è dovuto alle componenti merceologiche “i cui prezzi presentano maggiore volatilità”, ha spiegato l’Istituto. Si tratta, in particolare, della netta accelerazione della crescita tendenziale dei Beni energetici non regolamentati (+9%, da +2,4% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), cui si aggiunge il ridimensionamento della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,8%, da -5,8%). Complice il maltempo i prezzi dei vegetali freschi sono saliti del 20,4%, da +3% di dicembre, mentre quelli della verdura del 7,3%, da +4,7% del mese precedente.

In forte crescita anche i prezzi del Gasolio per mezzi di trasporto: la crescita si amplia di 10,6 punti percentuali (+13,9% a gennaio, era +3,3% a dicembre). Per la Benzina l’incremento è di 6 punti percentuali (+9,3%, da +3,3% del mese precedente).

A gennaio, infatti, l'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e alimentari freschi, rallenta, seppur di poco, portandosi a +0,5%, da +0,6% del mese precedente; al netto dei soli Beni energetici, invece, si porta a +0,8% (da +0,7% di dicembre).